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Sole24 ore-Precari senza sanatoria per l'accesso ai "corsi"

Precari senza sanatoria per l'accesso ai "corsi" Scuola - Una correzione al Ddl sulle graduatorie esclude 60mila supplenti dai cicli annuali abilitanti ROMA - Nessuna sanatoria per i docenti ...

20/02/2004
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Il Sole 24 Ore

Precari senza sanatoria per l'accesso ai "corsi"

Scuola - Una correzione al Ddl sulle graduatorie esclude 60mila supplenti dai cicli annuali abilitanti
ROMA - Nessuna sanatoria per i docenti precari. L'articolo 2 del disegno di legge sulle graduatorie permanenti non rischierà più di offrire a quasi tutti i supplenti la possibilità di partecipare ai corsi abilitanti, di durata annuale, che danno diritto a entrare in graduatoria. Alcune stime parlano di circa 60mila interessati che, a questo punto, vengono tagliati fuori. La decisione è scattata nella tarda serata di mercoledì scorso, quando la commissione Istruzione del Senato ha deciso di cancellare la lettera "d" dell'articolo 2. Il punto controverso apriva le porte dei corsi abilitanti anche "agli insegnanti in possesso dei titoli di laurea o di diploma (Isef o Belle Arti) che siano privi di abilitazione o idoneità e che abbiano prestato servizio per almeno 360 giorni nel quadriennio 1° settembre 1999/31 agosto 2003". Nel dettaglio, è stato l'emendamento 2.33 - presentato da Mauro Betta (Aut.), Maria Chiara Acciarini (Ds), Luciano Modica (Ds), Albertina Soliani (Margherita), Giampaolo D'Andrea (Margherita), Fulvio Tessitore (Ds) e Alberto Monticone (Margherita) - a sbarrare il passo alla lettera "d". La maggioranza ha dato il suo assenso con l'astensione di Francesco Bevilacqua (An) e di Giuseppe Gaburro (Udc). "Ci sarebbe sembrata eccessiva una sanatoria immediata. Teniamo conto delle ragioni dei precari, ma c'è anche la necessità di dare adeguata importanza alla qualità della formazione e della professionalità" spiega Albertina Soliani. Nella tornata del 18 febbraio, alla quale ha partecipato anche il sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea, sono stati votati soltanto il primo e il secondo articolo del Ddl. Per il primo articolo sono stati respinti tutti gli emendamenti ed è passata l'approvazione della versione originaria, senza modifiche. Per l'articolo 2, tra gli altri, è stato approvato anche l'emendamento di Giuseppe Valditara (An), che istituisce l'esame di Stato al termine dei corsi abilitanti. È poi stata prevista anche per gli istituti di alta formazione artistica e musicale la possibilità di attivare i corsi abilitanti annuali. La commissione tornerà a riunirsi martedì prossimo, quando gli schieramenti si dovranno affrontare sulla raffica di emendamenti che riguardano le tabelle di valutazione dei titoli. "Contiamo di completare il voto entro la prossima settimana - spiega Franco Asciutti (Fi), presidente e relatore - e chiederemo di trasformare la seduta da referente a deliberante, per procedere più speditamente e inviare direttamente alla Camera il disegno di legge" saltando esame e voto in Aula. La tormentata vicenda del disegno di legge ha preso il via il 19 settembre scorso quando il Consiglio dei ministri fece scattare il disco verde al provvedimento che interviene sulla rideterminazione dei punteggi relativi alle abilitazioni e alle valutazioni dei titoli per l'accesso alla terza fascia delle graduatorie permanenti. "Il disegno di legge intende sanare una situazione di grave disagio derivante dalle scelte dei governi precedenti" spiegò allora il ministro Letizia Moratti. Cinque articoli e una dettagliata tabella di valutazione dei titoli costituiscono il testo del provvedimento. Tra i contenuti principali, la conferma dei 30 punti per i precari diplomati nelle Ssis (Scuole di specializzazione all'insegnamento secondario), il bonus di 6 punti per i precari cosiddetti storici e la contrattazione sull'ipotesi di ridimensionamento dei passaggi di ruolo (la quota a disposizione degli insegnanti in servizio per passare a un altro ordine di scuola). Con i corsi annuali organizzati dalle università si regolarizzerà la posizione dei tantissimi docenti che da anni sono in servizio su posti di sostegno pur non essendo in possesso dell'abilitazione all'insegnamento o della specializzazione. Intanto, sul fronte dell'Istruzione ieri c'è stato l'incontro tra il ministero e le organizzazioni sindacali, per discutere sul decreto attuativo della riforma Moratti approvato lo scorso gennaio, che riguarda la scuola dell'infanzia e il primo ciclo (elementari e medie). Una riunione dalla quale le confederazioni di categoria sono uscite sostanzialmente divise


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