Sole 24 ore - Università, dai tecnici del Colle dubbi sul Ddl Moratti

Università, dai tecnici del Colle dubbi sul Ddl Moratti
MARCO LUDOVICO
ROMA - Gli uffici del Quirinale hanno chiesto chiarimenti al Governo sul disegno di legge delega di riforma dello stato giuridico dei docenti universitari. Già da alcuni giorni è in corso un carteggio con il ministero dell'Economia - ma nella vicenda entra in gioco anche il dicastero dell'Università - per definire alcuni aspetti del provvedimento che deve essere trasmesso in Parlamento dopo l'ok di Palazzo Chigi. Le obiezioni sono principalmente di natura finanziaria. Secondo i tecnici del Colle, va chiarito meglio come i risparmi ottenuti dagli atenei con l'abolizione delle supplenze possano garantire la copertura dei costi che derivano dal passaggio di tutti i docenti al tempo pieno, vista la soppressione del tempo determinato. Nell'analisi del Quirinale, inoltre, ci si chiede come possa essere realizzata la "retribuzione variabile" prevista dal Ddl, cioè un premio economico - da definire, appunto - destinato ai professori particolarmente impegnati nella didattica e nella ricerca. Dubbi sorgono anche in considerazione dell'attuale situazione delle casse degli atenei, certo non particolarmente florida. Spiegazioni sono state chieste anche sulla norma che stabilisce il raddoppio delle ore annuali di impegno didattico, da 60 a 120. Si chiede conto, infine, dei motivi dell'abolizione del ruolo dei ricercatori. Va precisato che, almeno per ora, non si tratta di uno "stop" del Quirinale al testo, ma di un confronto che spesso, in questi casi, si istaura con gli uffici dell'Esecutivo. Oggi, peraltro, si svolge la seconda manifestazione contro il Ddl all'università La Sapienza di Roma, dove confluiranno anche le proteste del mondo accademico di altri atenei di tutta Italia.
Martedì 17 Febbraio 2004