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Sole 24 ore-Statali, rinnovi anche oltre il tetto"

Statali, rinnovi anche oltre il tetto" Fini apre ma avverte: la richiesta dei sindacati è eccessiva. I ministri all'"assalto" del 2 per cento. Mazzella: sulle risorse decide il consiglio, accordo d...

17/09/2004
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Il Sole 24 Ore

Statali, rinnovi anche oltre il tetto"
Fini apre ma avverte: la richiesta dei sindacati è eccessiva. I ministri all'"assalto" del 2 per cento. Mazzella: sulle risorse decide il consiglio, accordo del '93 da rivedere.
di Dino Pesole
Il tetto del 2% che il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, intende imporre alla spesa corrente per il 2005 non dovrà applicarsi anche ai rinnovi contrattuali. Il giorno dopo l'incontro tra Siniscalco e il titolare della Funzione Pubblica, Luigi Mazzella, in cui si è affrontato proprio il nodo delle risorse da destinare agli statali, è intervenuto il vice premier Gianfranco Fini: "Si sta discutendo su questo limite del 2%, che è invalicabile, ma con delle eccezioni. Per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, credo che l'eccezione debba essere considerata". Al tempo stesso, Fini giudica "eccessiva e immotivata" la richiesta avanzata dai sindacati (l'8%), perché negli ultimi rinnovi contrattuali "c'è stato un oggettivo aumento delle retribuzioni che va aldilà dell'inflazione". Per Mazzella "non vi è dubbio" che l'applicazione del tetto del 2% alla crescita della spesa del pubblico impiego comporti problemi. "Ma questi non dipendono solo dal tetto. È necessario mettere mano a una regolamentazione diversa del sistema".
Del metodo del 2% e delle eccezioni Siniscalco ha discusso ieri con il premier Silvio Berlusconi, e l'argomento sarà con ogni probabilità affrontato nel prossimo Consiglio dei ministri. Si tratta di conciliare questa innovazione con le attuali regole che governano la contabilità pubblica, in base alle quali con il Bilancio a legislazione vigente si "fotografano" gli andamenti tendenziali, mentre spetta alla Finanziaria correggerli con interventi e scelte di politica economica. Nel caso dei contratti, ad esempio, si pensa di "compensare" le maggiori risorse rispetto al tetto con interventi contestuali sul fronte della mobilità e del turn over.
Nelle "Linee Guida alla Finanziaria 2005" già si indicano alcune rilevanzi eccezioni: la spesa sociale e previdenziale, le uscite in conto capitale. Ora si tratta di ragionare sul resto. Ad esempio, per Giuseppe Valditara, responsabile del settore scuola di An, l'Università e la ricerca "costituiscono un settore strategico significativo, e non si può prevedere solo il 2% di spesa in più", mentre il leghista Giancarlo Giorgetti, presidente della commissione Bilancio della Camera, si dice "scettico rispetto alla traduzione in Italia di metodo che vengono da altre esperienze".
Questa mattina, Siniscalco incontrerà il titolare delle Attività Produttive, Antonio Marzano. Al centro del colloquio, la costituzione del Fondo rotativo che disciplinerà la trasformazione dei contributi alle imprese in prestiti a tasso agevolato. Marzano in particolare esporrà le sue "linee guida per la riforma degli incentivi" (si veda articolo sotto). Ieri sera, invece, il premier ha ricevuto a Palazzo Chigi il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, insieme con il titolare dell'Economia, Domenico Siniscalco. Sul tavolo le misure della Finanziaria per la scuola e la ricerca.
Con il ministro del Welfare, Roberto Maroni (l'incontro non è ancora stato programmato) si esaminerà invece il piano di interventi sociali a sostegno della famiglia (tra cui spunta un bonus per le famiglie con nonni a carico) e degli "incapienti", che dovrebbe accompagnare il taglio delle imposte. "Non è un incontro che attendo con l'emozione che si ha per altri tipi di incontri", ha commentato Maroni. Nella Finanziaria 2005 ha comunque assicurato il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi saranno previsti fondi per gli ammortizzatori sociali, mentre dall'Udc giunge la proposta di sostenere i consumi attraverso la "liberalizzazione della cessione del quinto dello stipendio".

16 settembre 2004


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