Sole 24 ore-Scuola, riforma al decollo
Scuola, riforma al decollo Istruzione - Atteso oggi il via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento di riordino ROMA - Nessuna riduzione del servizio offerto e nessun taglio di pe...
Scuola, riforma al decollo
Istruzione - Atteso oggi il via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento di riordino
ROMA - Nessuna riduzione del servizio offerto e nessun taglio di personale con l'avvio della riforma. È uno dei contenuti più rilevanti del decreto legislativo su scuola dell'infanzia e primo ciclo dell'istruzione, che dovrebbe essere approvato questa mattina, in via definitiva dal consiglio dei ministri. E il testo che riceverà il via libera oggi non sarà la fotocopia di quello approvato in prima seduta lo scorso 12 settembre. La Conferenza unificata Stato-Regioni e autonomie locali prima, e le commissioni parlamentari poi, hanno espresso parere positivo, ma con una raffica di osservazioni e richieste che, pur non modificando l'impianto originario, ottengono almeno due risultati concreti: in primo luogo la gestione graduale del passaggio tra il vecchio e nuovo sistema dell'istruzione e poi una serie di norme esplicite soprattutto in materia di orario scolastico. Il testo verrà limato e ritoccato fino all'ultimo minuto prima di entrare in Consiglio dei ministri, ma integrare le norme approvate lo scorso settembre con le osservazioni arrivate al Miur consente di anticipare gran parte del contenuto. Nel dettaglio, secondo le indicazioni inviate al ministero dell'Istruzione, sarà l'articolo 14 ("Scuola secondaria di I grado") a subire i maggiori cambiamenti. "Al fine di assicurare il passaggio graduale al nuovo ordinamento per l'anno scolastico 2004/2005, e fino alla messa a regime della scuola secondaria di primo grado, l'assetto organico delle scuole secondarie di primo grado viene confermato". Significa che i posti di lavoro non vengono toccati. Inoltre, sempre a seguito delle richieste delle commissioni parlamentari, sarà approvato il seguente comma: "In attesa dell'emanazione delle norme regolamentari, le istituzioni scolastiche, nell'esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa, provvedono ad adeguare la configurazione oraria delle cattedre e dei posti di insegnamento ai nuovi piani di studio". Viene proposta quindi la cosiddetta "doppia velocità": da un lato il numero dei docenti resta invariato, dall'altro si invitano le scuole ad applicare già il nuovo modello accelerando sull'autonomia. "Ai fini dell'espletamento dell'orario di servizio obbligatorio, il personale docente interessato a una diminuzione del suo attuale orario di cattedra viene utilizzato per le finalità e per le attività educative": sarebbe la conferma che il modello organizzativo non prevede i cosiddetti "perdenti posto". Inoltre, entro un anno saranno ridefinite le classi di abilitazione all'insegnamento. Le osservazioni della Conferenza unificata si avvertono soprattutto come chiarimenti in merito al tempo pieno e al tempo prolungato. Modelli che il decreto ripropone, secondo un'organizzazione flessibile e opzionale diversa dall'attuale. Nel dettaglio, è confermato, in via di prima applicazione, per l'anno scolastico 2004-05, il numero dei posti attivati complessivamente a livello nazionale per il 2003-04 per le attività di tempo pieno. Altri cambiamenti dovrebbero riguardare l'articolo 3, sulla scuola dell'infanzia: stabilirà anche che "allo scopo di garantire le attività educative è costituito l'organico di istituto". All'articolo 4 ("Primo cicliclo di istruzione"), verrà aggiunto un comma voluto sia dalla Conferenza unificata che dalle commissioni parlamentari: "Le scuole appartenenti al primo ciclo possono essere aggregate tra loro in istituti comprensivi anche comprendenti le scuole dell'infanzia esistenti sullo stesso territorio", un segnale concreto alle autonomie locali nella prospettiva di organizzare istituti che realizzino l'intero primo ciclo dell'istruzione. Per quanto attiene alle attività educative e didattiche, viene esplicitata la loro gratuità. Così come viene garantita la presenza dei docenti durante il tempo dedicato alla mensa. Sul decreto si è abbattuta la bufera di polemiche scatenata dall'opposizione. L'ultimo attacco, in ordine di tempo, è arrivato ieri, in occasione del parere della commissione Bilancio del Senato: secondo esponenti dell'Ulivo, il provvedimento doveva essere bocciato per mancanza di copertura finanziaria. Enrico Panini, segretario generale della Cgil scuola, chiede l'immediato ritiro del decreto. Mentre Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola, annuncia opposizione durissima attraverso iniziative di mobilitazione in tutte le scuole. LUIGI ILLIANO
Venerdì 23 Gennaio 2004
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