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Sole 24 ore-Scuola, formazione " corretta "

Scuola, formazione " corretta " Completata l'immissione in ruolo per i 40mila nuovi assunti ROMA " Sulla riforma della scuola, il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, tira dritto. Ieri, ne...

05/08/2005
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Il Sole 24 Ore

Scuola, formazione " corretta "
Completata l'immissione in ruolo per i 40mila nuovi assunti
ROMA " Sulla riforma della scuola, il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, tira dritto.
Ieri, nella tornata del Consiglio dei ministri, ha fatto cancellare dal decreto attuativo sulla formazione degli insegnanti ( già approvato in prima lettura lo scorso 25 febbraio) il comma 5 dell'articolo 2 relativo alla possibilità per le Regioni di utilizzare, per l'accesso all'insegnamento, nei percorsi di formazione e istruzione professionale, il canale formativo disciplinato dal decreto. Decisione dettata da almeno due considerazioni: da una parte i tempi stretti per l'approvazione della riforma che deve ottenere il via libera definitivo entro il prossimo ottobre, dall'altra l'intenzione di mitigare l'ostilità delle Regioni che hanno negato l'intesa al decreto.
La scelta. Durante l'ultima seduta della Conferenza unificata Stato Regioni ( si veda " Il Sole 24 Ore " del 29 luglio) al ministro Moratti è apparso chiaro il dissenso delle Regioni sulla riforma della scuola superiore e sul decreto per la formazione dei docenti. Così, mentre sul primo punto è stato deciso di concedere altro tempo per il confronto ( fino al 15 settembre), sulla formazione dei docenti è stato espresso parere negativo e, soprattutto, concordato lo stralcio del comma cassato ieri. In questo modo, il ministro, pur portando avanti l'iter del decreto, ha lasciato aperta la porta del confronto con le Regioni. Infatti, da viale Trastevere fanno sapere che il punto eliminato ieri potrà essere " oggetto di un apposito decreto correttivo " .
La riforma del Titolo V della Costituzione che affida alle Regioni competenza sull'organizzazione scolastica e sulla gestione del personale, sta rendendo arduo il cammino della legge Moratti. Perché per il Miur c'è sempre in agguato il pericolo di " sconfinare" nell'ambito di competenza delle Regioni. E questo, all'interno di un rapporto non idilliaco, aprirebbe spazi a eventuali ricorsi alla Corte costituzionale. Ecco perché il Miur bada soprattutto e smussare gli angoli dei possibili contenziosi, evitando il muro contro muro.
Le assunzioni. Intanto, si sono regolarmente concluse le operazioni di immissione in ruolo per 35mila insegnanti e 5mila Ata ( amministrativi, tecnici, ausiliari): lo ha annunciato ieri il ministero dell'Istruzione.
" Queste assunzioni si aggiungono alle 90mila effettuate a partire dall'agosto 2001, poco dopo l'insediamento del Governo ha spiegato Moratti . Sono particolarmente soddisfatta, perché in quattro anni, con l'assunzione di ben 130mila precari, abbiamo ridotto del 50% il precariato storico nella scuola ereditato dai precedenti Governi.
Questi sono fatti e non parole, come pure è un dato di fatto che, per la quinta volta consecutiva, anche l'anno scolastico 2005/ 06 avrà inizio regolare in tutte le scuole d'Italia ha concluso Moratti , con gli insegnanti in classe sin dal primo giorno di lezione " .
Una soddisfazione alla quale fa da contraltare il commento di Enrico Panini, segretario generale della Flc Cgil: " Delle 130mila nomine di cui si vanta il ministro Moratti spiega Panini ben 90mila sono state decise e finanziate dal precedente Governo di centro sinistra. In questi anni di Governo Berlusconi la quantità dei precari in servizio ha raggiunto una consistenza che non ha precedenti in tutta la storia della scuola " . Per Massimo Di Menna, segretario nazionale della Uil scuola, " bisogna dare certezze sul piano pluriennale delle assunzioni. Alle persone in attesa e al sistema scolastico che ha bisogno di stabilità " . Mentre per Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola, " le 40mila assunzioni sono del tutto insufficienti, perché coprono soltanto parzialmente i posti disponibili " .


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