Sole 24 ore-Scontro su tutor e graduatorie tra l'Istruzione e i sindacati

Il ministero assicura tempestività nell' assegnazione delle supplenze.
Scontro su tutor e graduatorie tra l'Istruzione e i sindacati

ROMA. Sulle graduatorie scolastiche è botta e risposta tra ministero dell'istruzione e sindacati. A pochi giorni dall'inizio delle lezioni si moltiplicano le dichiarazioni, spesso di segno opposto.
Ieri il Miur ha fatto sapere che, dopo le 15mila immissioni in ruolo e la pubblicazione delle graduatorie permanenti. "procede a pieno ritmo l'assegnazione degli incarichi di supplenza annuale". Operazioni già concluse in Otto Regioni: Abruzzo. Basilicata, Calabria, Liguria, Mouse, Piemonte, Umbria e Toscana. Inoltre, il Miur assicura che le procedure relative alle supplenze "saranno concluse in tutte le Regioni prima dell'inizio dell'anno scolastico, garantendo la presenza in classe di tutti gli insegnanti in tutte le scuole sin dal primo giorno di lezione". La replica arriva dalla Gilda degli insegnanti: "Pressappochismo e vizi di legittimità pesano su tutte le operazioni fin qui condotte commenta Alessandro Ameli, coordinatore nazionale ricorsi individuali e collettivi segneranno l'avvio dell'anno scolastico che si preannuncia rovente". Secondo la Gilda "mancano le graduatorie definitive di terza fascia neI 90% dei Csa (ex provveditorati, Ndr)".
Un altro versante di polemiche è rappresentato dalla trattativa, partita lunedì, sull'introduzione del docente tutor, novità necessaria per il decollo del la riforma. Una riapertura della vertenza contrattuale, prevista dall'articolo 43 dell'accordo di categoria firmato nel luglio 2003. Il Governo ha messo sul tavolo 85 milioni di euro per il biennio 2004/2005. "Esprimo la mia viva soddisfazione per il positivo avvio del negoziato ha affermato il ministro, Letizia Moratti e sono certa: si arriverà in tempi rapidi a soluzioni con divise".
"Siamo di fronte più a un atto ideologico che a un confronto negoziale" commenta Enrico Panini (Flc Cgil). Inoltre, da un'indagine commissionata dalla Flc-CgiI emerge che, a pochi giorni dall'apertura delle scuole, per quasi la metà degli insegnanti (47%) la riforma Moratti non verrà applicata. Tanto che il 51% si aspetta, in autunno, la riapertura di un tavolo di confronto con il mondo scolastico. Allo stesso tempo, il 59% de gli insegnanti ritiene che il clima nelle scuole verso la legge di riforma è diventato più "combattivo".
Francesco Scrima (Cisl) punta il dito contro "l'irrisorietà delle risorse". Secondo Massimo Di Menna (Uil) è necessario "fare chiarezza sulle risorse necessarie per la funzione tutoriale, ma anche per le nuove figure previste per 1' anticipo della scuola dell'infanzia". Fedele Ricciato (Snals-Conf sal) ha sottolineato l'importanza di "mantenere in pieno l'unicità della funzione docente, scludendo qualsiasi gerarchizzazione
Unica certezza, le date dei prossimi incontri tra Aran e sindacati: 6, 10 e 17 settembre.
LUIGI ILLIANO