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Sole 24 Ore: SARANNO LE SCUOLE A SCEGLIERE IL 20% DEI PROFESSORI

È la road map per il ministro dell`Istruzione, Mariastella Gelmini, messa a punto dalla commissione Cultura della Camera

13/07/2008
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Il Sole 24 Ore

Luigi Illiano

ROMA Più soldi alla scuola, insegnanti scelti dagli istituti, nuovo
criterio per la formazione delle classi e riedizione della riforma Moratti.
È la road map per il ministro dell`Istruzione, Mariastella Gelmini,
messa a punto dalla commissione Cultura della Camera come condizione per il
parere favorevole agli articoli sulla scuola contenuti nella "manovra
d`estate".
Il via libera è arrivato il 9 luglio.
La commissione, presieduta da Valentina Aprea (Pdl) mette dei paletti
che, per quanto non vincolanti, il ministro dovrà tenere in gran conto per
potersi garantire l`indispensabile sponda parlamentare. Soprattutto perché
si tratta di segnali che arrivano tutti dalla maggioranza:
l`opposizione ha votato contro. Esaminando l`articolo 64 della manovra
("Disposizioni in materia di organizzazione scolastica") la commissione ha
messo nero su bianco undici "condizioni" per il disco verde. Interventi che
vanno a incidere direttamente sulle scelte di politica scolastica. Per
Gelmini un segnale chiaro: i deputati della sua maggioranza intendono
svolgere per intero il proprio ruolo istituzionale badando, nello stesso
tempo, a non entrare in rotta di collisione con l`Economia, approvando
l`entità dei tagli. «La riqualificazione della spesa va messa in relazione
con il miglioramento della qualità dei servizi educativi - dice Valentina
Aprea - per questo bisogna passare da una politica del personale basata
sulla quantità a una fondata sulla qualità. Attuando la riforma Moratti e
dando seguito alla revisione della governante per realizzare pienamente
l`autonomia», conclude Aprea.
Vediamo, nel dettaglio, i punti più rilevanti.
Prima di tutto la proposta di raddoppiare i tempi previsti (da 45 a 9o
giorni) per la predisposizione del "piano programmatico di interventi", il
documento operativo attraverso il quale Viale Trastevere stabilirà le
modalità di applicazione della manovra. Una svolta viene invocata sul fronte
del personale. Partendo dalla considerazione che il 20% dei piani di studio
può essere deciso dalle scuole (riducendo le ore di alcune materie per
approfondirne altre o introdurre insegnamenti nuovi) la commissione chiede
che venga rispettata la stessa percentuale nell`attribuzione dei docenti.
Cioè l`8o% assegnato dal ministero e il 20% deciso direttamente dalle
scuole. Scelta che aprirebbe un varco verso l`assunzione diretta degli
insegnanti da parte degli istituti.
Un`altra rivoluzione arriverebbe dall`accoglimento della proposta che
interviene sugli organici. La commissione chiede la revisione dei criteri
assegnando i docenti alle scuole partendo dal numero degli alunni e non in
base alle classi come avviene oggi, «lasciando alle scuole la piena
autonomia organizzativa delle classi (per età, livello di competenza o
secondo altre scelte dettate dai bisogni degli studenti)». I parlamentari
chiedono anche una ulteriore quota delle economie di spesa, almeno al 2O%,
da destinare al miglioramento della qualità dei servizi scolastici e ai
finanziamenti per gli istituti paritari. Il riferimento è al 30% delle
risorse risparmiate garantite dal ministro dell`Economia all`Istruzione in
caso di raggiungimento degli obiettivi previsti. In concreto, verrebbe
aggiunto un altro 20% che porterebbe la cifra al 50%. Messaggio lanciato
direttamente al ministro Giulio Tremonti.
Infine, i deputati mettono sotto la lente anche l`istruzione tecnica e
professionale:
«La riforma consenta di ridurre complessivamente il numero degli
indirizzi, di eliminare la duplicazione dei percorsi, di ridurre
significativamente le ore di lezioni teoriche a favore di attività
laboratoriali e di alternanza scuola-lavoro».
Parole che sembrano voler scardinare l`assetto voluto dal ministro
Fioroni, sempre in favore dell`impostazione morattiana.


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