Sole 24 ore-Primo sì ai nuovi cicli
Primo sì ai nuovi cicli Il Senato approva la riforma: percorso comune fino alla scelta tra il liceo o la formazione professionale. Moratti: abbiamo sempre cercato il dialogo. Critiche di Amato che a...
Primo sì ai nuovi cicli
Il Senato approva la riforma: percorso comune fino alla scelta tra il liceo o la formazione professionale. Moratti: abbiamo sempre cercato il dialogo. Critiche di Amato che auspica miglioramenti nell'applicazione.
di Marco Ludovico
I contenuti della delega
Per Letizia Moratti è arrivato il sospirato primo sì alla riforma della scuola. Ieri il Senato ha dato il via libera al disegno di legge delega sul riordino degli ordinamenti scolastici con 124 voti a favore, 90 contrari e tre astenuti. Il testo passa ora alla Camera, dove probabilmente sarà modificato. A distanza di oltre nove mesi dall'ok in Consiglio dei ministri, il progetto Moratti, che punta su un percorso formativo fino ai 18 anni, incassa, dunque, un risultato politico favorevole. Non solo: sembra che la riforma della scuola abbia rimesso in moto lo scacchiere politico. La maggioranza prova a ricompattarsi. Il ministro dell'Istruzione lancia segnali di dialogo all'opposizione, che non rimangono nel vuoto. E nello stesso Ulivo, di fronte alle proposte di riforma del Governo, si riconoscono ora più nettamente i falchi e le colombe, figure comunque "trasversali" ai singoli partiti. La discesa in campo di Giuliano Amato. Albertina Soliani (Margherita), Maria Chiara Acciarini e Maria Grazia Pagano (Ds) hanno chiesto nei giorni scorsi ad Amato di fare l'intervento conclusivo al Senato, a nome di tutto l'Ulivo. L'ex presidente del Consiglio non si è fatto attendere.
Ha detto che se si riduce il tempo pieno a scuola e i ragazzi sono costretti a fare i compiti a casa "questo può essere un fattore di discriminazione di classe". Secondo Amato, poi, "è dimostrato che più precoce è la separazione tra percorso scolastico e formazione professionale, più è facile che la scelta del canale della formazione sia dettata solo dalla condizione sociale o dal fastidio degli insegnanti, che dicono ai genitori "suo figlio non è adatto, lo metta là"". Ma Amato ha lanciato anche segnali politici di apertura. Ha auspicato che "si possa migliorare il provvedimento in sede di applicazione" visto che si tratta di una legge delega. E non ha votato, al momento finale, anzichè esprimere la preferenza contraria dell'Ulivo che lui stesso aveva annunciato in aula. Il ministro dell'Istruzione ha ringraziato "la maggioranza e l'opposizione. Ringrazio in particolare la maggioranza - ha aggiunto - perché questa é una legge di svolta, che pone lo studente al centro delle politiche educative insieme alle famiglie, che finalmente possono decidere il miglior percorso educativo per i loro figli". "Il disegno di legge-delega per la riforma scolastica è uno dei provvedimenti più importanti e qualificanti approvati da questa Aula. La discussione che si è sviluppata è stata all'altezza", ha detto, dal canto suo, al termine dei lavori della mattinata, il presidente del Senato, Marcello Pera. Molto più aggressive, invece, le dichiarazioni politiche degli altri esponenti politici. Condanna senza appello della riforma Moratti da parte di Gavino Angius (Ds), Fiorello Cortiana (Verdi), Giampaolo D'Andrea e Giovanni Manzini (Margherita). Repliche al vetriolo contro l'opposizione da parte di Franco Asciutti (Forza Italia) e Giuseppe Valditara (An). Secondo Mario Mauro, responsabile scuola e università di Forza Italia, il progetto Moratti "è il primo passo concreto verso l'innalzamento della qualità complessiva del nostro sistema di istruzione e formazione professionale". Confindustria: così si entra in Europa.
Sindacati tutti contro. Secondo Silvio Fortuna, responsabile Education dell'associazione degli imprenditori, "il sì del Senato a Letizia Moratti è un fatto molto positivo. Con l'alternanza scuola-lavoro - che consente agli studenti di fare stage in azienda a partire dai 18 anni - entriamo finalmente in Europa introducendo un meccanismo che molti altri stati hanno da tempo". Negativi, invece, i giudizi dei rappresentanti dei lavoratori. Per Enrico Panini (Cgil) "il disegno di legge Moratti riporta indietro di decenni l'orologio della storia del nostro Paese, cancellando la scuola della solidarietà". Secondo Daniela Colturani (Cisl) "si rischia di caratterizzare negativamente i futuri percorsi scolastici". E il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, critica "la quota di programmi affidata alle Regioni, che rischia di diventare un pasticcio". Il testo di riforma "risente - sostiene Fedele Ricciato (Snals) - della mancanza di volontà di trovare, nell'interesse della scuola, le più ampie mediazioni politiche per una riforma che non può nascere da atteggiamenti di rigidezza o di timidi approcci tra maggioranza e opposizione". Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas della Scuola, ha indetto per il 6 dicembre una giornata di sciopero con manifestazione nazionale a Roma.
I CONTENUTI DELLA DELEGA
Sui banchi fino a 18 anni
Per tutti i ragazzi è previsto il "diritto-dovere" di seguire i corsi di istruzione o di formazione per almeno 12 anni o, in ogni caso, fino al conseguimento di una "qualifica" entro i 18 anni.
La nuova scuola dell'infanzia
La scuola dell'infanzia durerà tre anni e potranno iscriversi anche i bambini che compiono tre anni nell'aprile dell'anno successivo a quello di iscrizione.
Il primo ciclo
Il primo ciclo di istruzione dura otto anni: cinque per le elementari, tre per le medie. Al primo anno delle elementari può iscriversi un bambino che compie sei anni entro il 30 aprile dell'anno successivo.
Più spazio a computer e lingue straniere
Si studieranno l'uso del computer e l'inglese fin dal primo anno delle elementari; lezioni di seconda lingua comunitaria dalla prima media.
Il momento della scelta
Al termine del primo ciclo lo studente affronta un esame di Stato e decide se continuare con gli studi superiori o scegliere il canale della formazione professionale.
I licei si fanno in otto
I licei saranno distinti in otto indirizzi: artistico, classico, scientifico, tecnologico, delle scienze umane, musicale, linguistico ed economico.
Formazione professionale
La formazione professionale dura quattro anni. Con un quinto anno (facoltativo) si può accedere all'università.
Il ruolo delle Regioni, Nella formazione dei piani di studio è previsto che una quota sia riservata alle Regioni.
Stage in azienda
Chi frequenta il liceo può svolgere, a partire dai 15 anni, periodi di "alternanza scuola-lavoro", cioè stage in azienda riconosciuti nel curriculum di studi. A richiesta delle famiglie, gli istituti potranno attivare corsi d'intesa con gli enti della formazione professionale.
Lente sulla condotta
Ritorna il voto in condotta.
La formazione dei docenti
Cambiano gli studi delle Ssis, le scuole universitarie di specializzazione all'insegnamento secondario: vengono ridotti gli studi di pedagogia ed è rafforzato l'approfondimento delle discipline.
Top
14 novembre 2002
/