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Sole 24 ore-La dispersione è ormai un'emergenza

Le reazioni / Scommettere sulla formazione continua La dispersione è ormai un'emergenza ROMA " Affrontare tempestivamente l'emergenza dispersione e rendere sempre più stretto il rapporto tra...

16/09/2005
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Il Sole 24 Ore

Le reazioni / Scommettere sulla formazione continua
La dispersione è ormai un'emergenza
ROMA " Affrontare tempestivamente l'emergenza dispersione e rendere sempre più stretto il rapporto tra domanda e offerta di formazione.
Queste le " ricette" proposte da imprenditori, politici e accademici per far fronte alla situazione non troppo rosea descritta dai dati Ocse. " È necessario destinare quote specifiche della spesa sociale all'inserimento e reinserimento di risorse umane qualificate nel mercato del lavoro " commenta Anna Maria Artoni, presidente di Confindustria Emilia Romagna, secondo la quale " bisogna porre subito rimedio al tasso di abbandono, che in Italia è ancora altissimo " . Per Artoni " è essenziale insistere sulla formazione continua, uno strumento ancora poco utilizzato dalle nostre imprese, soprattutto per ragioni legate alla loro piccola dimensione " , ma è necessario anche " puntare su borse di studio e politiche di sostegno ai giovani meritevoli e privi di mezzi " . Secondo Mario Mauro, responsabile del dipartimento Scuola, università e ricerca di Forza Italia " i dati dimostrano senza dubbio che la riforma portata avanti dal ministro Moratti è necessaria e che non c'è più tempo da perdere " . Mauro avverte che " se ci si mette nell'ottica di buttare via quello che è stato fatto dal Governo in questi anni e ricominciare daccapo nella prossima legislatura, continueremo ad avere questi dati per i prossimi vent'anni " .
Ma per Andrea Ranieri, responsabile Scuola e università dei Ds " è questa riforma la causa del tasso di dispersione che ancora affligge il nostro Paese, dove solo il 70% di chi studia arriva al conseguimento del diploma " . Ranieri si dice " preoccupato per la fuga di iscritti dagli istituti professionali " e afferma che per aumentare le performance italiane " è necessaria una grande alleanza tra scuola e territorio " .
E se anche sul fronte università l'Ocse bacchetta l'Italia, " è evidente che il sistema sta reagendo, visto che negli ultimi tre anni il numero dei laureati è considerevolmente aumentato " dice Piero Tosi, presidente dei rettori della Crui, secondo il quale " bisogna far convergere la domanda dell'industria con una formazione universitaria adeguata " . Artoni: " Puntare su borse di studio e politiche di sostegno ai meritevoli "


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