Sole 24 ore: Informatica-Bisogna puntare sugli insegnanti"
Bisogna puntare sugli insegnanti" È un momento di evoluzione profonda per l'insegnamento dell'informatica, che dopo anni di marginalità sta entrando a pieno titolo in tutti gli ordini di scuol...
Bisogna puntare sugli insegnanti"
È un momento di evoluzione profonda per l'insegnamento dell'informatica, che dopo anni di marginalità sta entrando a pieno titolo in tutti gli ordini di scuola. Alessandro Musumeci, consigliere per le politiche di innovazione tecnologica del ministro dell'Istruzione, sottolinea infatti "il mosaico di interventi, alcuni già avviati e altri allo studio, che cambieranno la scuola italiana anche dal punto di vista dell'informatica". Dottor Musumeci, quale dev'essere il ruolo del computer nella didattica? Il disegno complessivo del la riforma punta a trasformare la scuola-auditorium, in cui i ragazzi avevano un ruolo solo passivo, in scuola-laboratorio, basata sull'interazione fra studente e insegnante. In quest'ottica il computer ha un ruolo cruciale, perché apre la possibilità a nuove forme di apprendimento. È importante però che l'informatica non sia fine a se stessa, ma venga considerata anche come strumento utile per altre discipline. Questo disegno comporta interventi fin dalle elementari. Cosa accadrà in concreto? Con la legge 53/2003 l'informatica diventa obbligatoria a partire dalla prima elementare, per abituare i bambini più piccoli a usare il computer come strumento didattico. A questo scopo abbiamo elaborato programmi come il DivertiPc, che promuovono un insegnamento divertente che però non si limita al solo gioco, e abbiamo coinvolto già più di 80mila insegnanti elementari in un ampio programma di formazione ad hoc, concentrato soprattutto sulla didattica e la pedagogia. Anche per le scuole superiori la formazione dei docenti è una condizione necessaria per realizzare questi obiettivi. È proprio questo l'aspetto caratterizzante del nostro progetto. In passato, infatti, si è puntato solo sulla diffusione dell'hardware, nell'errata convinzione che avere a disposizione lo strumento ne facilitasse in maniera automatica l'utilizzo quotidiano. Anche Inghilterra e Germania hanno fatto lo stesso errore, e hanno poi capito che bisognava concentrarsi sulle risorse umane. Facendo tesoro anche delle loro esperienze, abbiamo puntato tutto sugli insegnanti. In che modo? L'iniziativa più importante è rappresentata dai piani Fortic che, partiti nel gennaio 2003, hanno interessato fino ad oggi quasi 200mila persone. Gli insegnanti hanno aderito volontariamente al programma, che prevede tre livelli di complessità e 120 ore di formazione, la metà delle quali in e-learning. Gli insegnanti, inoltre, spesso hanno bisogno di acquisire maggiore dimestichezza con il computer. Per questa ragione, d'intesa con il ministero dell'Innovazione, abbiamo lanciato un'iniziativa per facilitare l'acquisto di Pc portatili da parte dei professori. Ma alle superiori l'informatica sarà una materia autonoma? Il quadro è ancora in evoluzione, ma è probabile che emergeranno due situazioni distinte: nei licei tecnologici e negli istituti tecnici specializzati l'informatica sarà una disciplina a se stante, che studierà il calcolo algoritmico e approfondirà gli aspetti più specialistici. Nelle altre scuole, invece, sarà garantita a tutti una conoscenza di base, con un'impostazione interdisciplinare.
Lunedì 01 Marzo 2004