Sole 24 ore-Il Governo vuole accelerare la nuova riforma della scuola
rapido esame in Senato potrebbe consentire di riaprire le iscrizioni alla primaria Il Governo vuole accelerare la nuova riforma della scuola ROMA - Ha fretta Letizia Moratti, ministro dell'Istruz...
rapido esame in Senato potrebbe consentire di riaprire le iscrizioni alla primaria
Il Governo vuole accelerare la nuova riforma della scuola
ROMA - Ha fretta Letizia Moratti, ministro dell'Istruzione, di attuare la riforma della scuola. Se l'esame del disegno di legge delega, approvato in marzo dal Consiglio dei ministri, verrà concluso rapidamente dal Parlamento, saranno riaperte le iscrizioni per l'anno scolastico 2002/2003, consentendo ai bambini che compiranno sei anni entro il 28 febbraio di anticipare l'ingresso nelle aule. La conferma del ministro nel proposito - annunciato in occasione dell'approvazione del Ddl da parte del Consiglio dei ministri lo scorso marzo - è arrivata al termine della replica alla commissione Istruzione del Senato. Il provvedimento sui nuovi termini per le iscrizioni potrebbe essere varato dopo il voto favorevole del Senato che - secondo il responsabile scuola di An, Giuseppe Valditara - è preventivabile per la fine di giugno. L'anticipo dell'ingresso a scuola è una possibilità che potrebbe interessare tra 50 e 80mila bambini: dunque una platea cospicua che, in caso di adesioni in massa, metterebbe in discussione la mappa delle classi, la logistica e il numero delle assunzioni preventivato. Ed è per questo che l'ex ministro Luigi Berlinguer e una parte del sindacato, la Cgil scuola, giudicano l'operazione "impossibile" e "una scelta esclusivamente di immagine". Se l'opzione verrà confermata "la scuola - ha commentato Enrico Panini, segretario generale della Cgil - sarà costretta, per l'ennesima volta, a improvvisare soluzioni per decisioni che non tengono in considerazione né i tempi né le aspettative del sistema". Tuttavia, al di là delle soluzioni che verranno adottate per il prossimo anno, la possibilità di anticipare i tempi per l'iscrizione alle scuole dell'infanzia e primaria suscita qualche perplessità all'interno della stessa maggioranza. Franco Asciutti (Fi), relatore del disegno di legge, ha ribadito la necessità di rispettare, per quanto riguarda i tempi della materna, i tempi evolutivi del bambino. In commissione Letizia Moratti ha difeso con fermezza l'impianto della riforma, rispondendo alle perplessità manifestate dai senatori e ha raccomndato di "favorire un rapido iter parlamentare per la legge delega". "L'anticipo delle iscrizioni - ha detto il ministro - non significherà anticipazione degli appprendimenti. Si tratta di costruire contesti adeguati perché ciascun bambino possa mettere a frutto le proprie conquiste attraverso progressive esperienze". Questa chance sarà insomma accompagnata da "interventi mirati". Il ministro ha ribadito la volontà di fare della formazione professionale un'alternativa valida al canale scolastico: "I saperi di base previsti nel percorso dell'obbligo scolastico saranno rafforzati nell'istruzione e formazione professionale. I percorsi di eccellenza nell'istruzione professionale e tecnica confluiranno - ha specificato Moratti - nei licei tecnologici ed economici, così da consentire l'accesso all'università. L'istruzione professionale di competenza regionale riguarderà tutti quei profili che saranno concordati con le Regioni e che dovranno mantenere gli attuali livelli culturali e professionali". Gli indirizzi dei futuri licei verranno ridotti, così come sarà ridimensionato il numero delle discipline, che non garantisce un buon livello di competenze