sole 24 ore-Graduatorie da rifare
Scuola - Tar: no al cumulo dei punti per gli abilitati nei corsi di specializzazione Graduatorie da rivedere Il ministero dell'Istruzione assicura: l'avvio dell'anno scolastico sarà regolare Lu...
Scuola - Tar: no al cumulo dei punti per gli abilitati nei corsi di specializzazione
Graduatorie da rivedere
Il ministero dell'Istruzione assicura: l'avvio dell'anno scolastico sarà regolare
Luigi Illiano
(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - Le graduatorie di immissione in ruolo dei docenti precari sono da rifare. I 30 punti ottenuti da chi ha frequentato le Scuole di specializzazione all'insegnamento secondario (Ssis) sono legittimi, ma non vanno sommati a quelli attribuiti per il servizio di insegnamento prestato contestualmente. Con queste motivazioni il Tar del Lazio, Sezione III bis, ieri ha accolto parzialmente i numerosi ricorsi, promossi anche dai sindacati, contro l'assegnazione di 30 punti aggiuntivi che il ministero dell'Istruzione riconosce a chi ottiene l'abilitazione con la frequenza delle Ssis. A Viale Trastevere si sta valutando se ricorrere in appello al Consiglio di Stato o intervenire sulle graduatorie. Il ministero dell'Istruzione, in ogni caso, ritiene che la pronuncia del Tar non potrà pregiudicare il regolare avvio dell'anno scolastico. Nel dettaglio, la sentenza - firmata dai magistrati Scognamiglio (presidente) e Amicuzzi - stabilisce che "il punteggio aggiuntivo non è illegittimo in via generale, lo diventa se i 30 punti si cumulano con il servizio eventualmente reso in contemporanea alla frequenza del corso". Sulle Ssis, dunque, continuano le polemiche nate fin dal'istituzione dei corsi. Queste scuole di specializzazione dovrebbero rispondere ai criteri europei di reclutamento del personale. Nei fatti, tuttavia, è subito scattato lo scontro con i docenti precari "storici", che hanno visto nei diplomati Ssis dei privilegiati in grado di sorpassare gli altri nelle graduatorie. Secondo il Tar i 30 punti sono "il doveroso riconoscimento del l'impegno dedicato alla formazione e dell'elevato livello di preparazione raggiunto con la frequenza delle scuole Ssis. D'altra parte, nei 30 punti è agevole riconoscere la somma di 24 punti, corrispondenti a due anni di servizio di insegnamento (quanto è la durata dei corsi) e di 6 punti che rappresentano non più del doppio del punteggio assegnato per un qualsiasi altro titolo di studio di livello pari ovvero per il superamento di un concorso per titoli ed esami o di esami anche ai soli fini abilitativi". "Il Tar ha accolto le ragioni del ricorso presentato dal nostro sindacato - commenta Enrico Panini, leader della Cgil Scuola - se il ministro avesse dato retta alle nostre richieste e alle decisioni del Consiglio nazionale della Pubblica istruzione, non ci sarebbe ora bisogno di modificare le graduatorie. La scelta di unificare la terza e la quarta fascia del precariato produce danni consistenti e un controproducente conflitto tra i precari della scuola pubblica". Secondo Daniela Colturani, segretario generale del la CislScuola, si tratta di una "sentenza salomonica: ha riconosciuto il punteggio ma non la cumulabilità con il servizio e mette, comunque, un punto fermo su una vicenda che nei mesi scorsi aveva aperto un conflitto tra "poveri". Il vero nodo è il decreto per l'autorizzazione alle assunzioni, che deve essere emanato subito. Questa sentenza non deve costituire un alibi per l'amministrazione per ritardare le nomine per il 2002/2003: vogliamo che tutti i posti vacanti siano coperti". Per Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola "ora deve essere rivisto il decreto sull'assegnazione dei punteggi agli abilitati Ssis, per dare certezza ai diritti di tutti". Infine, Fedele Ricciato, segretario generale dello Snals, assicura che il sindacato "vigilerà affinché la sentenza del Tar sia applicata".
Mercoledì 29 Maggio 2002