Sole 24 ore-E la legge Moratti vuole saldare i debiti
E la "legge Moratti" vuole saldare i debiti Con la riforma Moratti arriva la valutazione biennale dei debiti formativi. Il disegno di legge, che domani dovrebbe avere il sì della Camera per...
E la "legge Moratti" vuole saldare i debiti
Con la riforma Moratti arriva la valutazione biennale dei debiti formativi. Il disegno di legge, che domani dovrebbe avere il sì della Camera per poi passare al Senato per una rapida terza lettura, ridisegna in parte il sistema delle verifiche, eliminando l'esame di Stato in quinta elementare. Con il riordino dell'istruzione, i docenti verificheranno l'apprendimento degli studenti ogni anno, come si fa con le pagelle attuali. L'eventuale promozione o bocciatura, tuttavia, avverrà ogni due anni, a partire dal terzo anno del primo ciclo. Questo meccanismo non convince però tutti. Secondo Giuseppe Valditara, responsabile scuola di Alleanza Nazionale, "dalla prima media in poi sarebbe opportuno reintrodurre le verifiche annuali". Ma lo schema proposto dal ministro Moratti intende dare agli studenti più tempo per colmare eventuali carenze. Senza però - dicono al ministero - rendere il sistema meno rigoroso: uno degli obiettivi della riforma è infatti contrastare l'accumulo di debiti formativi, che vanno comunque recuperati ogni due anni. Proprio il problema dei debiti pare essere uno dei punti deboli dell'ordinamento attuale. Secondo un'indagine svolta dal Miur (Ministero dell'Istruzione) sulle percentuali di promossi e bocciati nella scuola superiore durante l'anno scolastico 2001/2002, il 41% degli alunni supera l'anno con uno o più debiti e il dato, sottolinea il Ministero, è costante nei primi quattro anni della scuola superiore. Stando alla normativa vigente, che ha abolito i vecchi esami di riparazione, la promozione con debito dovrebbe essere limitata ai casi d'insufficienza non grave in una o più discipline. Ma, di fatto, l'applicazione di questo principio non è omogenea, visto che in ogni istituto scolastico i collegi dei docenti stabiliscono il numero massimo di debiti e il livello d'insufficienza ammissibile. Con l'entrata in vigore delle nuove norme, poi, il voto di condotta "farà media". La valutazione del comportamento dello studente, infatti, entrerà a far parte della valutazione complessiva. Due esami. Oltre alle verifiche biennali, gli studenti dovranno sostenere due esami di Stato: uno alla fine del primo ciclo (cioè a 14 anni) e un altro a 19 anni, dopo il completamento del secondo ciclo (l'attuale scuola secondaria superiore). L'esame di maturità arriva a conclusione del secondo ciclo di studi, che ha durata quinquennale ed è suddiviso in due bienni più un quinto anno, dedicato all'approfondimento disciplinare e all'orientamento agli studi superiori (università, accademie, formazione professionale superiore). L'esame di Stato prevede tre prove scritte, più un colloquio. Le prime due - una comune a tutti, l'altra specifica per il corso di studi - sono elaborate dal Ministero, mentre la terza prova è pluridisciplinare ed è costituita da una serie di quiz a risposta multipla, definita dalla commissione esaminatrice. Recentemente, proprio la composizione delle commissioni d'esame è stata oggetto di revisione. Secondo le nuove disposizioni, ogni commissione è formata da un presidente esterno più sei membri, tutti interni. Con la riforma Moratti arriverà anche il servizio nazionale di valutazione della qualità dell'apprendimento e dell'offerta scolastica. Il servizio non interferirà con la valutazione degli alunni da parte dei docenti, ma darà alle scuole la possibilità di confrontarsi. Alessia Tripodi
Lunedì 17 Febbraio 2003