Sole 24 ore-Così cambiano i programmi
Così cambiano i programmi ROMA - Dal prossimo anno la storia antica si studia solo alle elementari e il percorso si completa alla media, partendo dal Medio Evo fino ai giorni nostri. È una ...
Così cambiano i programmi
ROMA - Dal prossimo anno la storia antica si studia solo alle elementari e il percorso si completa alla media, partendo dal Medio Evo fino ai giorni nostri. È una novità contenute nelle "Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati", allegate al decreto legislativo sul primo ciclo, che in sostanza rappresentano i nuovi programmi della scuola riformata. I contenuti delle varie discipline risentono del fatto che la scuola primaria e secondaria di primo grado costituiscono un unico ciclo, quello primario, in cui non si ripetono due volte gli stessi argomenti. Gli studenti torneranno lungo il percorso già studiato nella scuola superiore. Lo studio della storia. Nella situazione attuale, in cui la scuola elementare e media non costituiscono un ciclo unitario, gli alunni ripetono due volte gli stessi argomenti. La nuova impostazione, evitando ripetizioni inutili, libera tempo per far padroneggiare meglio ai bambini della primaria i concetti necessari per capire la storia: successione di eventi, contemporaneità, periodizzazione, fonti. Solo in un secondo momento si comincia a studiare lo sviluppo storico, partendo dalle esperienze umane preistoriche, per concludere, in quinta, con la civiltà romana e la nascita della religione cristiana. In prima media, dunque, non si ripete lo studio degli argomenti già svolti ma si parte dall'Europa medioevale per arrivare fino al crollo del comunismo e all'integrazione europea. Il percorso sarà ripreso da capo nel secondo ciclo d'istruzione, cioè nella secondaria superiore. Le altre discipline. La stessa impostazione si ripete per la geografia. Nella primaria non si studieranno più i continenti, ma ci si fermerà all'Italia e il percorso sarà completato in terza media. Per il resto, c'è da registrare la corposità dei programmi: nella scuola primaria sono presenti 10 materie e 6 educazioni. Fin dalla seconda si studia grammatica, sintassi, poesie e tabelline. Nella secondaria di primo grado sono presenti 13 materie e 6 educazioni. E a cominciare dalla classe prima si studia l'analisi logica. C'è anche un approccio all'educazione sessuale, compreso sotto la voce "Educazione dell'affettività", che comincia nella primaria con lo studio delle "principali differenze psicologiche, comportamentali e di ruolo tra maschi e femmine" e analizza l'evoluzione storica del rapporto uomo-donna. Nella scuola secondaria di primo grado si continua con lo studio delle "Espressioni artistiche dell'affettività e della sessualità" e della "connessione tra affettività-sessualità-moralità". In tale contesto, lo studio dell'apparato riproduttivo è solo uno degli argomenti, peraltro non il più importante. Come recuperare le discipline "sacrificate". Risultano penalizzate, soprattutto nella secondaria, alcune discipline. Non si tratta soltanto della tecnologia, che si riduce da tre a un'ora alla settimana. Ci sono altre materie i cui tempi di insegnamento sono diminuiti (Italiano, lingue straniere) anche se le percentuali di diminuzione sono molto più basse. Il problema è serio per gli alunni che sceglieranno di frequentare solo le 27 ore obbligatorie, ma nelle sei ore aggiuntive si può recuperare molto di ciò che è stato sacrificato. Dipenderà dalla negoziazione tra scuola e famiglia la scelta di riempire i tempi facoltativi di attività poco formative o di elaborare, invece, un'offerta di spessore culturale. GIOVANNI SCAMINACI
Venerdì 05 Marzo 2004