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Sole 24 ore-Contro i guasti della scuola

Contro i guasti della scuola Dai Rettori ai genitori, Letizia Moratti è sotto tiro. Certo, di contestazioni ai ministri dell'Istruzione se ne sono viste di ben più imponenti, e forse tra ar...

21/01/2004
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Il Sole 24 Ore

Contro i guasti della scuola
Dai Rettori ai genitori, Letizia Moratti è sotto tiro. Certo, di contestazioni ai ministri dell'Istruzione se ne sono viste di ben più imponenti, e forse tra aria competente del ministro e stanchezza pluridecennale dei movimenti la protesta si svuoterà. Comunque per qualche giorno, al di là delle inopportune sfilate dei bambini, le critiche alle riforme morattiane sono state consistenti. Partendo dalle non trascurabili preoccupazioni per una perdita di qualità del sistema di formazione primario o per i rischi di nuove fughe di cervelli. E i contestatori hanno sicuramente un argomento dalla loro: la scarsezza dei fondi per scuola e università. Ma per il resto, gli interventi del ministro non paiono proprio mirare ad abbassare la qualità dei servizi né alle elementari né in università. Certamente, però, propongono una logica diversa dall'attuale. Nelle elementari puntano a ripristinare "una" figura centrale nel processo educativo. Nelle università vogliono abbassare l'età dei ricercatori con contratti a termine invece di assunzioni. Né l'uno né l'altro intervento declassano automaticamente i servizi offerti: è solo la lesina delle risorse che comporta questo rischio. S'introduce però una logica diversa da quella "sindacatocentrica" che ha ispirato l'organizzazione del sistema dell'istruzione dai 6 anni ai 20 in questi decenni: per esempio un principio largamente condiviso (che nei primi cicli d'istruzione al bambino serva una figura educativa centrale) venne qualche anno fa stravolto perché prevalse l'idea, fortemente ispirata sindacalmente, che i problemi di occupazione degli insegnanti andassero risolti con l'abolizione del ruolo del maestro unico nelle elementari. Così nelle università, dopo la ribellione studentesca, la logica d'inquadramento del personale docente divenne man mano più burocratica e standardizzata, in poca coerenza con le funzioni di alta ricerca degli atenei. Naturalmente le conquiste sindacali hanno rimediato anche ad antiche ingiustizie e prodotto anche effetti di modernizzazione. Però nell'insieme hanno sostituito man mano a una logica dell'istituzione centrata sul bambino o sulla ricerca e l'alta formazione, una sindacatocentrica. E la Moratti risponde, proprio, a questo tipo di guasto.
Mercoledì 21 Gennaio 2004


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