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Sole 24 ore-Carosello di sedi: un solo "capo" ne ha 22

Carosello di sedi: un solo "capo" ne ha 22 "Ora ti caccio dal preside!" Di fronte a questa minaccia da parte di un insegnante, l'alunno indisciplinato della scuola media di Villata (Vc) potr...

26/01/2004
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Il Sole 24 Ore

Carosello di sedi: un solo "capo" ne ha 22
"Ora ti caccio dal preside!" Di fronte a questa minaccia da parte di un insegnante, l'alunno indisciplinato della scuola media di Villata (Vc) potrebbe legittimamente sorridere perché Vincenzo Guarino, il capo d'istituto, lavora ad Asigliano, a una ventina di minuti di macchina (se non c'è traffico). Guarino, infatti, è un preside che non gestisce una sola scuola, ma addirittura 22. È il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo di Asigliano, che comprende 9 materne, 9 elementari e 4 medie, serve un bacino d'utenza sparso in 17 paesi e conta circa 1.000 alunni. Record. L'istituto di Asigliano è uno dei tanti frutti del processo di "dimensionamento" delle istituzioni scolastiche, anche se lo stesso Guarino pensa di avere stabilito "un record a livello nazionale. Se decidessi di visitare con continuità tutti i plessi - spiega - sarei in giro dal lunedì mattina al venerdì sera e riuscirei solo a stringere la mano ai professori, prima di ripartire per la meta successiva". L'esempio di Asigliano è particolare anche dal punto di vista territoriale, perché pur concentrandosi soprattutto a Sud di Vercelli abbraccia anche una sorta di enclave a Nord del capoluogo: dalle scuole di Villata a quelle di Motta dei Conti, entrambe ricomprese nell'istituto, ci sono circa 35 chilometri. Spese moltiplicate. "Gestire una realtà così diffusa - spiega il dirigente - comporta anzitutto una moltiplicazione dei costi fissi, che non ha riscontri nel budget disponibile. Il Ministero "tara" il finanziamento sul numero di studenti e di classi, ma se le classi sono distribuite in 22 plessi servono 22 fotocopiatori e altrettanti fax, computer, per non parlare delle spese legate alla gestione degli edifici". Edifici che, com'è naturale, vanno mantenuti puliti e adeguati alle normative di sicurezza imposti dal decreto legislativo 626/94: "Il 40% delle nostre risorse - sottolinea Guarino - è speso in consulenza per la sicurezza degli edifici". Ad Asigliano anche leggere la posta ha un costo, perché ogni giorno un bidello fa il giro dei plessi della sua zona e porta la corrispondenza al preside, vedendosi riconosciuta per questo lavoro una quota di ore compensative pagate con le risorse interne. Riconoscimenti economici. Per guidare un istituto di questo tipo il dirigente scolastico riceve in busta paga una quota aggiuntiva che va da 2.750 a 5.527 euro annuali, ma questo non è il caso di Guarino, che essendo un dirigente incaricato ha diritto a un'indennità inferiore. Non è di ruolo nemmeno Claudio Chiodini, dirigente dell'istituto comprensivo Testore di Santa Maria Maggiore (Verbano Cusio Ossola) che abbraccia 7 materne (2 delle quali parificate), 10 elementari, una scuola media e una scuola privata "vigilata". "L'esperienza dell'istituto comprensivo - spiega - è importante perché permette di costruire un curriculum unitario, che garantisca una continuità educativa dalle materne alle medie, ma una realtà come la mia ha bisogno di tutto lo spirito di collaborazione di cui sono capaci gli insegnanti". Un'esigenza che si avverte anche nella testimonianza di Franco Besate, dirigente dell'istituto comprensivo di Biandrate, con 7 materne, 7 elementari e 2 scuole medie situate nel basso Novarese. "In ogni plesso di un istituto comprensivo - spiega Besate - c'è un insegnante che svolge il ruolo di fiduciario che mantiene i contatti tra il dirigente e la scuola e coordina l'attività didattica. Si tratta di una funzione cruciale, che viene pagata con un riconoscimento economico forfettario che da noi va dai 200 ai 320 euro lordi annuali". Un po' poco per queste figure, così importanti per i "presidi-globetrotter", ma Besate può contare sul fatto che "il mondo della scuola è fatto di persone che sanno trovare motivazioni diverse da quelle economiche".


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