Sindacati alla battaglia dei ricorsi
Gli uffici legali studiano le mosse, impugnabili le linee guida
Sindacati della scuola pronti a impugnare «tutti gli atti amministrativi e le procedure» nell'applicazione delle linee guida sulla chiamata diretta pubblicate dal Miur. Gli uffici legali di Flc-Cgil, Cisl Scuola. Uil Scuola e Snals-Confsal hanno già individuato profili di illegittimità, annunciano le 4 sigle sindacali in un comunicato unitario. In arrivo ricorsi davanti alla giustizia amministrativa e ai Tribunali del lavoro ed azioni legali legate alle lesioni dei diritti soggettivi dei singoli docenti. Non solo. Ad essere impugnate potranno essere le stesse linee guida del ministero. «Si tratta di un atto di dubbia validità giuridica», osserva Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti. Con la chiamata diretta, commenta Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc-Cgil, «l'anzianità di servizio non più nulla e nessuno avrà la possibilità di verificare correttezza e imparzialità delle scelte fatte». Di «nuovo far west alla ricerca delle competenze senza regole certe e universali» parla Pino Turi, segretari generale Uil Scuola. «Modalità e tempi» che secondo Marco Paolo Nigi, segretario generale Snals-Confsal, «non hanno i requisiti di fattibilità, tanto da non poter garantire un regolare inizio dell'anno scolastico». In effetti, ricorda Lena Gissi, segretario generale Cisl Scuola, «si stanno moltiplicando in queste ore prese di posizione che individuano nel rinvio di un anno della cosiddetta chiamata diretta la soluzione più sensata e opportuna». Una richiesta di cui i sindacati si erano fatti portatori «senza tuttavia trovare mai alcuna disponibilità da parte del Miur, soprattutto dai vertici politici».
Emanuela Micucci