Sfida sul contratto oltre gli scatti . Ipotesi di carriera. Restano in ballo gli aumenti agli Ata
Faccia a faccia tra ministro e sindacati. Ritirato l'emendamento al Milleproroghe
Alessandra Ricciardi
I nodi stanno per venire al pettine. Il faccia a faccia di oggi tra il ministro dell'istruzione, Maria Chiara Carrozza, e i segretari di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals-Confsal e Gilda dovrà chiarire non solo tempi e modalità del definitivo recupero degli scatti dei docenti (il decreto legge è approdato al senato, la direttiva non è invece ancora all'Aran), ma anche il destino del personale Ata e dei dirigenti.
Il ministro ha praticamente pronta la direttiva da inviare all'Aran per l'inizio della trattativa sugli scatti, ai cui esiti il decreto legge lega il recupero integrale del 2012 ai fini delle progressioni. I sindacati hanno chiesto di poter avere maggiore flessibilità nel recuperare i fondi necessari dal Mof (circa 250 dei 370 milioni necessari).
Il decreto legge trasmesso al senato per il primo via libera pone rimedio anche agli effetti del congelamento dei salari per il 2014 (che vige in tutto il pubblico impiego) e che impedirebbe di erogare le somme dello scatto 2013: nella relazione tecnica allegata al dl, si legge che dai dati di preconsuntivo 2013 emerge che si sono spesi per gli stipendi dell'istruzione circa 100 milioni di euro in meno. «Pertanto detti margini possono essere utilizzati per fronteggiare i miglioramenti stipendiali derivanti dalla norma e quantificabili in circa 70 milioni». Intanto, in commissione affari costituzionale di palazzo Madama, è stato presentato giovedì scorso un emendamento al decreto Milleproroghe che recava contenuto analogo a quello del decreto legge. Un emendamento che poi è stato dichiarato non ammissibile dalla commissione e ritirato dal governo. Era il tentativo, raccontano rumors di palazzo, del ministero dell'istruzione di evitare di dover sostenere l'iter di una nuova conversione in legge, con i prevedibili assalti emendativi. Il tentativo non è andato