Settembre caldo per la Gelmini
Avvio di anno scolastico tra le polemiche politiche e le contestazioni di giovani e insegnanti.Su reclutamento e precariato rischia anche il fuoco amico
di Alessandra Ricciardi
Non bastano le contestazioni degli studenti, che lamentano i tagli alla cultura, e dei genitori, che vorrebbero più sostegno e tempo pieno, le critiche dei docenti, che accusano la mancanza di centralità della scuola nelle politiche del governo, dei dirigenti, per i quali la carenza di risorse mette a rischio il funzionamento degli istituti(i fondi sono passati dai 140milioni del 2009 a 127 nel 2010 e sono 88 nel 2011); e poi, le accuse dell'opposizione politica, la mobilitazione perenne della Cgil...
Ad animare l'avvio dell'anno scolastico del ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, c'è soprattutto il fuoco amico, il Pdl da un lato e la Lega Nord dall'altro. Che su reclutamento e precariato fanno presagire mesi ad alta tensione. L'ultimo anno scolastico pieno della legislatura, se questa arriverà alla scadenza naturale del 2013, per la Gelmini a viale Trastevere. Un anno in cui, dopo aver incassato le 67 mila assunzioni a tempo indeterminato, l'unica riforma di sistema che è in calendario è probabilmente il nuovo sistema di formazione dei docenti. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, Gianni Letta, è dovuto intervenire per sanare la rottura tra la Gelmini e Maurizio Lupi, vicepresidente della camera e rappresentante di peso di Cl. Che con il suo manifesto «l'Italia è un paese per vecchi?» ha raccolto in pochi giorni 12 mila adesioni. Lupi ha contestato alla Gelmini la chiusura a nuovi giovani insegnanti per privilegiare i vecchi iscritti in graduatoria. Il compromesso è stato trovato con l'aggiunta di 3 mila nuovi posti per il 2011/12 riservati ai Tfa: ora il totale è di 13.285. I tirocini, a cui stanno lavorando le università, consentiranno di far conseguire l'abilitazione all'insegnamento nelle Scuole secondarie di I e II grado per l'anno accademico 2011/12. Il problema è però rinviato: qualora il ministro decidesse di avviare un nuovo reclutamento, dovrebbe decidere anche il destino dei vecchi abilitati. Per alcune classi di concorso sono tali i precari in attesa (si pensi a Lingue straniere) da poter essere assorbiti, secondo stime ministeriali, in 15 anni. E si scontrerà anche con la Lega che chiede un reclutamento che premi i docenti del territorio e dia stabilità agli organici. Intanto il ministro si difende dalle altre accuse: non è vero che si è tagliato il sostengo, sono stati assunti 3500 prof in più, il tempo pieno accoglie 150 mila nuovi studenti, il tetto del 30% agli immigrati in classe è per favorire l'integrazione.