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Secondo il MEF la scuola spende troppo
Tra il 2009 e il 2011 le spese per beni e servizi nella PA sono diminuite di 3 miliardi, mentre nella scuola sono rimaste costanti. Il PD contrario a nuovi tagli alla scuola. Intervengono Puglisi e Letta. Vendola: "Se tagliano un solo euro alla scuola, è la rivolta". Si parla di ridurre le spese per beni e servizi.
30/04/2012
La Tecnica della Scuola
R.P.
Mano a mano che passano le ore aumentano le indiscrezioni sulla manovra finanziaria.
L’ultima novità relativa alla scuola è questa: taglio del 15% delle spese per beni e servizi sostenute dal Ministero dell’Istruzione.
E siccome tali spese ammontano a un miliardo, il taglio dovrebbe essere appunto di 150milioni di euro, come già abbiamo anticipato.
In effetti negli ultimi tre anni le spese per i consumi intermedi del Ministero dell’Istruzione sono rimaste costanti, mentre sono diminuiti di 3miliardi nel complesso della Pubblica amministrazione.
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2009
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2010
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2011
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Consumi intermedi MIUR
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1,166
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0,913
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1,113
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Consumi intermedi Stato
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15,445
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12,177
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12,477
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Ma è anche altrettanto vero che la scuola è il settore della Pubblica amministrazione che più di tutti gli altri ha pagato il prezzo della legge finanziaria dell’estate 2008.
Come si può vedere mentre tra il 2009 e il 2011 la spesa per il personale del Miur è diminuita di più di un miliardo e mezzo, quella complessiva del personale statale e aumentata di 2miliardi e 100milioni: il che significa che negli altri ministeri la spesa è aumentata di poco meno di 4 miliardi.
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2009
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2010
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2011
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Personale MIUR
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41,264
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40,896
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39,677
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Personale Stato
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90,993
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90,798
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93,117
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La scuola, insomma, ha già dato e pensare di ridurre persino i trasferimenti alle scuole è davvero impensabile.
Intanto la responsabile scuola del PD Francesca Puglisi ha già fatto sapere la propria posizione sulle voci di tagli: "Nella scuola non c'e' proprio nulla da tagliare. Chiediamo chiarezza al Governo sulle intenzioni e i contenuti della spending review. Se risparmi ci saranno nella riorganizzazione della spesa dello Stato, vengano piuttosto reinvestiti per restituire il tempo scuola sottratto dal Governo Berlusconi e per dare un posto nella scuola dell'infanzia alle migliaia di bambini in lista d'attesa in tutta Italia" .
Posizione ribadita da Enrico Letta, vicesegretario nazionale del PD che ha già stoppato il Governo: “Va benissimo razionalizzare la spesa pubblica, ma ad una condizione: sulla scuola non si taglia, anzi bisogna investire”
Durissima la reazione di Nichi Vendola (SEL): "Se pensano ad ulteriori tagli sulle scuola pubblica anche solo di 1 euro, sappiano che è una provocazione bella e buona, che non potrà che provocare una sacrosanta ribellione".
Durissima la reazione di Nichi Vendola (SEL): "Se pensano ad ulteriori tagli sulle scuola pubblica anche solo di 1 euro, sappiano che è una provocazione bella e buona, che non potrà che provocare una sacrosanta ribellione".