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Secolo XIX: Scuola, sì all’assunzione di 60mila precari

Il ministro dell’economia Padoa Schioppa ha firmato il decreto che consente l’immissione in ruolo, promessa venerdì scorso

11/04/2007
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Il Secolo XIX

ROMA. Via libera all’assunzione di 60 mila precari nella scuola. Il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa ha infatti firmato ieri il decreto che consente l’immissione in ruolo di 50mila nuovi docenti e 10 mila del personale Ata. Un atto annunciato dal governo venerdì al termine della trattativa che ha portato l’accordo per gli aumenti salariali destinati ai 3,5 milioni di appartenenti al pubblico impiego. In quell’occasione è stato lo stesso ministro della pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, a rendere nota l’imminente regolarizzazione di 60 mila precari. «Siamo soddisfatti, ma ricordiamo al governo che con la finanziaria del 2007 andrà completata la regolarizzazione dei precari avviata quest’anno», ha commentato il segretario della Flc-Cgil Enrico Panini.
Sono in tutto 170 mila i precari della scuola (20 mila Ata, cioè segretari e bidelli) per i quali il governo ha assunto l’impegno di arrivare a una regolarizzazione nell’arco del prossimo triennio. I contingenti annuali vengono fissati in un decreto interministeriale tra Pubblica istruzione, Funzione pubblica e Tesoro sulla base di quanto previsto annualmente in Finanziaria. Come avvenuto con la legge di bilancio, dove sono stati previsti 2,7 miliardi di euro. «Bisogna considerare - spiega Panini - che i posti da occupare nella scuola sono tanti e che già oggi 220 mila precari lavorano in un posto che resta libero per tutto l’anno». Tutti docenti, come ha ricordato di recente lo stesso ministro dell’Istruzione Fioroni, vincitori di un concorso e che insegnano già da parecchi anni nelle nostre scuole. Inoltre vanno considerati i pensionamenti tra i docenti, che per il 2007 toccano le 53mila unità.
La notizia della firma del decreto da parte del ministro dell’economia è stata commentata positivamente dalla senatrice dell’Ulivo Albertina Soliani. «Non solo è stato affrontato, ma si comincia a risolvere il più grande problema della scuola degli ultimi vent’anni: il precariato», ha detto Soliani. «Erano necessarie risorse finanziarie e sono state trovate. Erano necessarie la volontà politica e la capacità di mantenere le promesse: il governo dell’Unione non ha deluso le aspettative».
Non tutti, però, all’interno della scuola, si dicono soddisfatti. Il recente accordo sugli aumenti salariali non piace ai Cobas che hanno confermato lo sciopero del 16 aprile. «Come lavoratori della scuola pensavamo di aver toccato il fondo con i contratti miseria del periodo berlusconiano - ha detto Piero Bernocchi, Cobas della scuola - ma con l’accordo stipulato tra governo e Cgil, Cisl e Uil si è superato in “peius” persino l’ultimo contratto».
E sempre sul fronte degli scioperi, confermato quello dei ferrovieri per venerdì prossimo dalle 9 alle 17, per «il rinnovo del contratto, per una politica dei trasporti che incentivi il trasporto ferroviario e per la salvaguardia del potere d’acquisto degli stipendi; contro la liberalizzazione senza regole e contro il probabile ridimensionamento delle Fs. Trenitalia invita a informarsi prima di partire nei punti informativi delle stazioni oppure telefonando al call center (892021), al numero verde 800 - 892021 o consultando il sito www.trenitalia.com.
Carlo Rosso


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