Secolo XIX: Sciopero a raffica, dopo il pubblico impiego tocca a scuola, industria e sanità
ieri centomila in piazza
Roma. L'autunno caldo degli scioperi è entrato nel vivo ieri con la manifestazione del pubblico impiego organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Erano circa 100 mila, secondo le cifre fornite dai sindacati, i lavoratori giunti nella Capitale da tutta Italia su 700 pullman e 30 treni speciali. Hanno sfilato in corteo da piazza della Repubblica fino a piazza San Giovanni, accompagnati dai leader della Triplice per nulla teneri con il Governo reduce dalla terribile notte dei sette emendamenti al decreto fiscale, bocciati in Senato. «Contro la Finanziaria che colpisce il lavoro pubblico» recitava lo striscione che apriva il corteo romano. Quella stessa Finanziaria che la maggioranza teme di vedere ridotta a brandelli dal "fuoco amico", prima ancora che dalle bordate dell'opposizione. E ieri la piazza ha fatto intendere all'Esecutivo che l'umore è nero.
A Prodi si è rivolto direttamente Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, dal palco di piazza San Giovanni: «Ascolta questa piazza e forse troverai la soluzione a tanti problemi non risolti del Paese». E prima di lui è stato il leader della Uil, Luigi Angeletti, ad ammonire il Governo: «Ci prende in giro perché ci dice di avviare una trattativa per i rinnovi contrattuali al termine del la quale ci dimostrerà che non ha i soldi per chiuderli». Chiusura al vetriolo: «I governi hanno la fiducia e durano fino a che governano bene. Ma cadono quando raggirano chi l'ha eletto».
«È uno sciopero preventivo, più politico che altro - ha replicato il ministro dell'Innovazione, Luigi Nicolais -. Riguarda i fondi per il prossimo contratto ed è stato fatto principalmente perché i sindacati non hanno visto appostati i fondi». Evidentemente i sindacati «non hanno ritenuto sufficienti le assicurazioni fornite dal Governo». L'adesione allo sciopero, sempre secondo fonti sindacali, è stata dell'80 per cento. Oggi tocca alla scuola incrociare le braccia. Studenti e professori scenderanno in piazza per «protestare contro la legge finanziaria che non prevede risorse per il rinnovo del contratto 2008/2009». La manifestazione nazionale è in programma a Roma.
Lunedìè previsto uno sciopero nel settore universitario e martedì sarà la volta dei metalmeccanici. In stato d'agitazione anche il trasporto aereo con probabili manifestazioni martedì 6 e venerdì 9 novembre. È prevista infine nell'ultima decade di novembre la giornata di sciopero della sanità, dopo il tentativo fallito di conciliazione al ministero del Lavoro.
B. L.