Secolo XIX: Insegnanti in piazza: «Sciopero riuscito»
Secondo i sindacati confederali e autonomi ieri avrebbe disertato le aule il 60 per cento del personale
la protesta
SCIOPERO riuscito, secondo le tabelle di marcia dei sindacati autonomi e confederali della scuola che ieri hanno organizzato la protesta; avrebbe disertato le aule circa il 60% del personale docente ed amministrativo, ( e anche una discreta percentuale di dirigenti scolastici) ragion per cui in buona parte delle scuole ieri non si è tenuta lezione.
Lo sciopero è particolarmente riuscito nella provincia di Genova e della Spezia, meno partecipanti a Imperia. «Risultato importante - commentano i portavoce dei sindacati - se si considera che, soprattutto nelle scuole superiori, sono in corso gli scrutini di fine anno e per questo il personale è stato impossibilitato ad aderire alla protesta. Nonostante ciò diverse scuole di Genova e delle provincie liguri erano completamente chiuse».
A Genova la mattinata di protesta si è inaugurata con un presidio in largo Pertini quindi il corteo si è diretto in via Assarotti, sede della direzione regionale dell'Istruzione, dove una delegazione di rappresentanti sindacali ha incontrato il direttore Massara.
Quest'ultimo proprio oggi viene ricevuto a Roma per la prima volta dal nuovo ministro Gelmini insieme agli altri direttori regionali e ha garantito che si farà portavoce della situazione di emergenza in cui si trova anche la scuola ligure: i tagli sugli organici, del personale docente e non, prima di diritto, a febbraio, e a breve anche su quelli di fatto, come previsto dalla Finanziaria, mettono a rischio il funzionamento stesso della scuola. A Massara sono state illustrate anche le altre istanze che riguardano la mancata stabilizzazione del personale precario Ata e docente, la non applicazione dell'articolo 21 comma 5 che si riferisce al diritto alla mensa per i collaboratori scolastici, la continua erosione dei fondi destinati alle scuole statali, ma soprattutto «la dignità e i diritti di tutto il personale della scuola, la qualità del servizio scolastico, la garanzia del diritto al studio per tutti ed in particolare per gli allievi diversamente abili». Aggiunge Paola Repetto, portavoce regionale Cgil Scuola: «Abbiamo detto al direttore Massara che questo sciopero è solo l'inizio di un cammino aspro. A settembre infatti si intende agganciare la protesta dei sindacati alle associazioni di studenti e alle famiglie perché la qualità della scuola non riguarda certo solo i lavoratori». E ha concluso: «Se la scuola ha fin qui funzionato lo si deve anche alla disponibilità di molti lavoratori e dei sindacati stessi che in alcuni casi hanno siglato accordi non del tutto coerenti con il contratto collettivo. Ebbene da settembre il contratto si riapplica integralmente: ragion per cui per esempio un lavoratore della scuola non può fare un tot di ore consecutive...». E già in questo caso "cascherà l'asino". Adesione allo sciopero anche da parte del costituendo comitato precari di Genova nel cui volantino, tra l'altro, si legge: «...a rincarare la dose il trio Brunetta-Gelmini-Vittadini propone di attuare la parità economica tra scuola dello Stato e scuola privata. La difficile situazione economica in cui la scuola si trova ad operare di fatto non consente alcuna forma di finanziamento alla scuola privata. Perché come dice l'articolo 33 della Costituzione "Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato"».
Donata Bonometti
bonometti@ilsecoloxix.it
04/06/2008