FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3818289
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Secolo XIX: Caro ministro Mussi, all'Università non passi lo straniero

Secolo XIX: Caro ministro Mussi, all'Università non passi lo straniero

Il ministro dell'università Fabio Mussi, in una recente intervista, ha fatto intendere che l'attuale sistema di reclutamento della docenza universitaria è pessimo

22/07/2006
Decrease text size Increase text size
Il Secolo XIX

Dino Cofrancesco

Il ministro dell'università Fabio Mussi, in una recente intervista, ha fatto intendere che l'attuale sistema di reclutamento della docenza universitaria è pessimo: non ci sono criteri accettabili di selezione, non c'è controllo della comunità scientifica sui concorsi, non ci sono professori e ricercatori all'altezza delle richieste che il mondo contemporaneo rivolge ai più alti istituti del sapere.

Il panorama è desolante ma non lontano dalla realtà. E tuttavia, come capita spesso ai non addetti ai lavori, il ministro, che pur proviene dalla prestigiosa scuola Normale di Pisa, sembra ignorare la complessità del problema. E' vero, il sistema dei concorsi in vigore fino al decreto Moratti era iniquo soprattutto per l'eccessivo peso dato alle facoltà che, nelle richiesta di una cattedra, avevano il diritto di nominare un membro della commissione, al quale nessuno avrebbe poi negato l'idoneità del candidato interno.

Inoltre il numero patologico dei professori ordinari consentiva di eleggere commissari concorsuali privi di prestigio e di onestà intellettuale ma abili nel procurarsi il numero sufficiente dei voti per svolgere la funzione di reclutatori delle nuove leve universitarie.

Se la prognosi è relativamente facile e scontata, però, la diagnosi è tremendamente complicata e tale da richiedere cure neppure adombrate nello sfogo di Mussi. Chi nominerà le commissioni se non i docenti dei settori disciplinari le cui cattedre sono state messe a concorso? Il potere immeritato degli attuali "baroni" verrà trasferito ad alti funzionari ministeriali a rappresentanze sindacali alla discrezionalità del ministro?

Nella sua sfiducia totale nei riguardi dell'attuale corpo docente, Mussi ha avanzato una proposta sconcertante: quella di far presiedere le commissioni da un professore straniero di chiara fama! L'idea ispiratrice sembra essere: se non sei qualcuno all'estero, vuol dire che non sei nessuno forse per le facoltà scientifiche, che hanno a che fare con tecnologie e con ricerche dalle vaste e immediate ricadute sociali. L'idea è giusta ma lo è, altresì, per le facoltà umanistiche? Filologi, storici, scienziati, politici, filosofi, giuristi possono essere conosciuti all'estero ma possono anche non esserlo. Dubito che lo fossero lo scienziato politico Mario Stoppino o lo storico delle istituzioni Giuseppe Maranini, tra i più geniali cultori delle scienze umane dell'Italia dello scorso secolo.

Per converso, personaggi spregiudicati e intraprendenti sono riusciti a ottenere corsi di insegnamento in prestigiose università americano come Princeton o la Columbia University.

Questi rilievi non significano certo che all'estero sono noti soltanto gli avventurieri mentre gli studiosi di qualità vi vengono ignorati ma solo che bisogna stare attenti prima di mitizzare la stima goduta fuori confine.

Resta incredibile, comunque, l'assoluta mancanza di dignità e di orgoglio nazionale sottesa alla proposta di Mussi. Ben venga la proposta di essere giudicati da una commissione presieduta da un collega straniero purchè viga la reciprocità: che ad un docente parigino che presieda un concorso a Roma faccia riscontro un docente romano che ne presieda uno a Parigi.

In caso contrario, si attesterebbe solo la coscienza di una inferiorità culturale irrimediabile sicchè non resterebbe che chiamare Buana il rappresentante del sapere venuto dal fuori.

Dino Cofrancesco è docente di Storia del pensiero politico all'Università di Genova.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL