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Secolo XIX-Anti Moratti, Genova capitale

Anti Moratti, Genova capitale ISTRUZIONE Congresso nazionale della Cgil scuola, che annuncia una mobilitazione da settembre, con ricorsi e denunce contro la riforma Da tutta Italia per difendere il...

03/06/2004
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Il Secolo XIX

Anti Moratti, Genova capitale
ISTRUZIONE Congresso nazionale della Cgil scuola, che annuncia una mobilitazione da settembre, con ricorsi e denunce contro la riforma
Da tutta Italia per difendere il vecchio tempo pieno
Genova diventa laboratorio nazionale della Cgil Scuola contro la riforma Moratti. Per organizzare commissioni specifiche atte a riproporre al ministero una ripresa del tavolo sulla riforma. La città - che più ha dimostrato di saper compattare una vasta alleanza tra insegnanti, famiglie, enti locali, sindacati, partiti - è stata anche per questo (e non solo per il 2004) scelta come sede del Convegno Nazionale Cgil dal titolo "Un tempo pieno di futuro: dalle lotte contro la legge Moratti, nuove idee per cambiare la scuola".
Ieri la sala convegno all'Agenzia delle Finanze era affollatissima e calorosa negli applausi verso il tavolo dei relatori, piuttosto notabile. Tra gli altri Enrico Panini, segretario generale Cgil Scuola affiancato da Fabrizio Dacrema, e ancora Clotilde Pontecorvo, docente della Sapienza di Roma ("è una vita che tutti noi docenti ci prepariamo sui suoi testi per i concorsi") il "grande vecchio" Alberto Alberti. E il sindacalista ligure Paolo Quattrida che ha ricordato Rita Assandri, mancata pochi mesi fa, "sindacalista e maestra del tempo pieno, che ha portato dentro il sindacato il modo di lavorare del tempo pieno".
Dunque, in attesa della sentenza di luglio del Tar Lazio sul ricorso fatto dai sindacati confederali contro i 12 provvedimenti attuativi della riforma scolastica, si apre un dibattito su quali proposte avanzare dopo i mesi della protesta e si annuncia, per voce di Panini, "che da settembre ci saranno grandi manifestazioni nazionali e scioperi". Chiedendo il ritiro del decreto. Dacrema ha elencato i punti salienti. "Boicottare l'adozione dei libri di testo conformati, un progetto unitario per tutte le scuole, no alla creazione dell'insegnante tutor, in quanto l'autonomia può consentire di non dare incarico di tutor solo a una parte degli insegnanti. E i sindacati devono far propria questa posizione". E infine: "Se il ministro vuole forzare e prevaricare l'autonomia scolastica la Cgil interverrà con ricorsi e denunce scuola per scuola".
Nel corso del convegno si è ricordato che nella riunione del 6 maggio il ministro Moratti avrebbe manifestato la volontà di aprire la trattativa sulla questione del tutor riconoscendo che "finchè non cambia il contratto il tutor non si può fare".
E' battagliera Clotilde Pontecorvo, non ne fa passare una. Elenca "gli strafalcioni contenuti negli allegati e nei decreti attuativi", si scalda ricordando che "la riforma ha cancellato la storia antica nella prima media, mentre in terza media la storia contemporanea è solo europea. Nemmeno la tanto esaltata America è citata", si indigna e sollecita "resistenza contro i libri di testo conformati, subito stampati, in un appiattimento culturale drammatico".
Infine Alberto Alberti, a suo tempo figura carismatica del ministero, ha ricordato che "il tempo pieno è punto di partenza della funzione della scuola. La cartina tornasole di quanto e come questa società creda nella scuola. La riforma vuole ridurre il tempo pieno a una specie di servizio alla domanda assistenziale delle famiglie, non considerandolo strumento di promozione culturale generale".

Donata Bonometti


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