FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3795269
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Secolo IXI-Scuola, test fra le polemiche

Secolo IXI-Scuola, test fra le polemiche

Scuola, test fra le polemiche LA RIFORMA Tutti contro tutti sulla valutazione partita ieri che coinvolge 15.000 ragazzi delle elementari e delle medie Genitori, docenti e dirigenti spaccati sulla p...

15/04/2005
Decrease text size Increase text size
Il Secolo XIX

Scuola, test fra le polemiche
LA RIFORMA Tutti contro tutti sulla valutazione partita ieri che coinvolge 15.000 ragazzi delle elementari e delle medie
Genitori, docenti e dirigenti spaccati sulla prova per studenti
Dalle elementari alle superiori è iniziata la tre giorni di test sulla preparazione degli alunni. Circa 15 mila genovesi delle seconde e quarte elementari e prima media (dove la riforma è applicata) devono compilare schede che riguardano competenze di italiano, matematica e scienze. Altri tremila delle superiori si cimentano con le prove, ma volontariamente. La polemica, esplosa con virulenza soprattutto nelle scuole del centro, (con focolai in Valbisagno e nel Ponente) vede genitori contro le scuole, insegnanti e genitori contro i dirigenti, dirigenti spaccati, sindacato spaccato, sul tema: è obbligatoria o no questa procedura che il Ministero ha affidato all'Invalsi, istituto nazionale di valutazione del sistema di istruzione? E insegnanti e genitori devono essere consultati?
Cgil Scuola, su indicazione dei legali, sostiene essere "l'obbligatorietà una forzatura del Ministero"; il Coordinamento genovese in Difesa del Tempo Pieno spedisce una lettera a tutti i dirigenti stigmatizzando come "comportamenti illegittimi e lesivi dei diritti individuali dei docenti, dell'autonomia professionale e di libertà di insegnamento" le eventuali pressioni dei dirigenti in nome dell'obbligatorietà dei test. Ambrogio Delfino numero due della Direzione Regionale non ha dubbi: "E' una direttiva del Ministero del luglio 2004 che, con riferimento alla obbligatorietà della valutazione, trova la sua fonte nel decreto legge 59 sulla riforma del sistema scolastico, compreso il riordino dell'Invalsi".
E i genitori. Numerosi hanno spedito i figli a scuola con in tasca la diffida dal farli partecipare alla "schedatura". Così alla elementare Embriaco di Carignano, gli scolari i cui genitori erano "contro" sono rimasti a braccia conserte. Mentre tutti gli altri compilavano i test. Osserva il dirigente Giorgio Garbato: "Nelle diffide si individua la violazione della privacy, il non inserimento delle prove nel Pof, il mancato coinvolgimento dei genitori, l'attendibilità delle prove stesse. Posso essere d'accordo sul fatto che i test riguardano teoricamente i programmi della riforma non ancora vigenti, ma trovo assolutamente ignobile che siano stati coinvolti, nella protesta, i bambini".
Un altro dirigente con le diffide delle famiglie nel cassetto è Marco Adezati del circolo didattico Maddalena (dove le prove sono spostate alla prossima settimana): riflettendo sul fatto che l'Invalsi è un soggetto molto teoricamente esterno, perché i vertici sono nominati dal ministero, si chiede però se gli organi collegiali debbano essere davvero coinvolti trattandosi in sostanza di una legge. La voce della protesta, fra cui Manuela Malerba del consiglio di circolo di Castelletto (un'altra scuola dove la polemica è aspra), intona: "finché gli organi collegiali ci sono, sono passaggi obbligati, così come il rispetto del contratto degli insegnanti. La valutazione è del collegio docenti".
Il controcanto, in nome del ministero, di Ambrogio Delfino: "Proprio perché di legge si tratta i dirigenti non sono obbligati, in termini giuridici, a coinvolgere i docenti. Farlo e'comunque una buona opera di sensibilizzazione. Meno che mai obbligatorio il coinvolgimento dei genitori. E' come se ci volesse una loro autorizzazione per il tema in classe". Sergio Deldio, dirigente non solo della media Durazzo, ma anche dell'Associazione Presidi di tutta Italia, va oltre: "Standard di apprendimento unitari devono essere fissati, altrimenti l'autonomia rischia di diventare dispersione". Da un'appassionata riunione di tutti i dirigenti del centro-est, ieri è uscito un lapidario: "Garantiremo che sia rispettata la procedura ma anche la privacy degli alunni".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL