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Scuole sempre aperte, nuova gara

La Fedeli lancia due bandi Pon: 6.650 istituti si contendono 280 milioni aggiuntivi

13/03/2018
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ItaliaOggi

Alessandra Ricciardi

Da Fioroni a Gelmini. E poi Carrozza e Fedeli. Le scuole sempre aperte sono state, con diverse denominazioni, uno dei cavalli di battaglia dei vari governi, di centrodestra e centrosinistra, per rilanciare il ruolo propulsivo della scuola come centro sociale ed educativo anche in ambito non prettamente scolastico. Operazione finanziariamente agevolata dalla possibilità di agganciare fondi europei e di sottoscrivere accordi di partnership con il privato. E che richiede però alle scuole lo sforzo della pianificazione e progettazione, che non sempre riesce, anche per la carenza a volte di risorse e competenze interne. Tanto che lo scorso anno su 6mila scuole potenziali vincitrici dei fondi Pon di «Scuole al centro» hanno risposto all'appello in 4.633. Il ministero dell'istruzione ci riprova ora con due bandi Pon dal valore complessivo di 280 milioni di euro, che dovrebbero raggiungere 6.550 scuole. I due avvisi Pon «Per la scuola, competenze e ambienti per l'apprendimento» 2014-2020 sono dedicati rispettivamente a progetti di inclusione sociale e lotta al disagio, 130 milioni di euro le risorse stanziate, e a progetti di potenziamento delle competenze di base in chiave innovativa, con risorse pari a 150 milioni di euro.

Con il primo avviso, le scuole statali di ogni ordine e grado, di tutte le Regioni italiane ad eccezione della Valle d'Aosta e della provincia autonoma di Trento destinatarie di un avviso specifico, potranno presentare progetti per attività extracurricolari per un monte totale di 220 ore (6 ore a settimana in più) che consentano di tenere gli istituti scolastici aperti nel pomeriggio, il sabato, nei tempi di vacanza, a luglio oppure a settembre. I progetti potranno riguardare laboratori di creatività, musica, arte, scrittura, teatro, educazione alimentare, ma anche le iniziative per il contrasto alla violenza nei contesti scolastici e quelle per la parità di genere e per la lotta al bullismo e alla discriminazione. Oppure rivolgersi ai genitori e alle famiglie (per questa tipologia si potrà tenere un solo corso).

Le scuole fino a mille studenti potranno ricevere finanziamenti fino a 40mila euro, quelle con più di mille studenti potranno ricevere fino a 45mila euro. Obiettivo: raggiungere 3mila istituti. Le domande di partecipazione, con i relativi progetti, potranno essere presentate dal 21 marzo al 9 maggio prossimi.

Il secondo avviso mette a disposizione 150 milioni di euro per il potenziamento delle competenze di base per tutte le scuole del primo e del secondo ciclo, con moduli da 30 o 60 ore. È però possibile realizzare moduli di durata inferiore anche nelle scuole dell'infanzia, al massimo di 30 ore. Sarà possibile attivare moduli di italiano, italiano per stranieri L2, lingua straniera, matematica, scienze. Nelle scuole dell'infanzia sarà possibile realizzare anche corsi di musica, sport ed espressione creativa.

I finanziamenti andranno da un minimo di 20 mila euro per le scuole dell'infanzia a un massimo di 45 mila euro per le scuole del primo e del secondo ciclo. Complessivamente i progetti consentiranno agli istituti un monte di ore aggiuntivo pari a 210 (circa 6 ore in più a settimana). Gli istituti comprensivi con sezioni dell'infanzia, quelli omnicomprensivi e i convitti nazionali potranno presentare due diversi progetti. Obiettivo in questo caso è coinvolgere circa 3.550 istituti. I progetti potranno essere presentati dal 19 marzo all'11 maggio.

I progetti devono essere deliberati dal collegio dei docenti e poi dal consiglio di istituto e provenire da istituti statali i cui conti dell'ultima annualità siano stati approvati dai revisori contabili. I progetti saranno valutati da una apposita commissione in base a criteri e punteggi prefissati.

Fa punteggio per esempio lo status socio-economico delle famiglie e il tasso di abbandono degli studenti.

Poi le graduatorie finali e l'aggiudicazione delle risorse.


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