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Scuole, Faraone su crollo Ostuni: "Salteranno delle teste". E su investimenti: 4 miliardi non bastano, ne serve il triplo

Il sottosegretario all'Istruzione in visita in Puglia: "Quei lavori sono stati fatti male e qualcuno poi ha controllato male. Per questo chi ha sbagliato deve pagare". Soldi stanziati dal governo: "Sono una boccata d'ossigeno ma non sono sufficienti, 12 miliardi è una stima plausibile"

15/04/2015
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la Repubblica

ROMA - Davide Faraone, sottosegretario all'Istruzione oggi in visita in Puglia, in una intervista al Gr3 di RadioRai annuncia che rispetto al crollo avvenuto nella scuola 'Pessina' di Ostuni "salteranno delle teste perché ci sono responsabilità oggettive" e poi aggiunge: "Il problema è che i responsabili una volta individuati vanno puniti e mandati a casa". Quindi sottolinea: "E' intollerabile, è inqualificabile che questa scuola fosse stata consegnata appena a gennaio e che qualche settimana dopo crolli il soffitto. Ci sarà assolutamente un responsabile che va accertato e punito".

Lavori che durano anni, diverse amministrazioni che si susseguono, così è difficile capire chi abbia sbagliato? Faraone ha risposto: "Noi intanto per quello che riguarda il ministero della Pubblica istruzione accerteremo le responsabilità, dopo di che starà anche alla magistratura individuare i responsabili, perché ci sono comunque persone che hanno firmato e che hanno preso delle responsabilità rispetto ad atti che dovevano essere fatti".

Bisognerebbe gestire in maniera più mirata e veloce i lavori? "Ma questo sicuramente - ha spiegato Faraone -, noi abbiamo messo in campo  una serie di azioni che sburocratizzano le attività che devono svolgere le scuole, i Comuni proprio per accelerare i lavori. C'è un sistema per valutare le responsabilità , il problema è che i responsabili una volta individuati vanno puniti e mandati a casa".

Crollano ponti e i solai nelle scuole, l'Italia sembra un colabrodo, un cumolo di macerie? "Sicuramente negli anni non c'è stata una cura del nostro territorio, delle nostre infrastrutture - ha continuato Faraone - oggi questo governo sta cercando di recuperare e di invertire la tendenza. Sulla la scuola stiamo investendo 3,9 miliardi. Il 22 aprile presenteremo l'anagrafe dell'edilizia scolastica, renderemo pubblico  a tutto il paese qual è la condizione dei nostri istituti. La conoscenza della situazione degli  istituti è precondizione necessaria per poter intervenire  e agire con determinazione".

Poco più avanti, a La Telefonata di Belpietro su Canale 5, il sottosegretario ha rincarato la dose: "Nel caso di Ostuni il problema non è stata la mancanza di risorse, il problema è che i lavori sono stati fatti male. Qualcuno ha lavorato male e qualcuno ha controllato male, e quel qualcuno deve pagare". Poi, nel merito degli investimenti, ha sottolineato che i 3,9 miliardi che il governo sta investendo sulla scuola nel periodo 2014-2014 "sono, sì, una boccata di ossigeno, ma non sono sufficienti". A precisa domanda, ha ammesso che la cifra di 12 miliardi - tre volte tanto il contributo stanziato - "è una stima plausibile".

  


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