Scuole e atenei, giornata di mobilitazione
Manifestazioni a Udine e Trieste. Anche a Gorizia è scattata l’occupazione
ROMA. Oggi sarà una giornata di protesta per il mondo dell’istruzione. La mobilitazione internazionale studentesca, infatti, si intreccia con uno sciopero proclamato dalla Flc-Cgil (ma anche da altre sigle minori come l’Usi e il Sisa). Una concomitanza che favorisce iniziative comuni tra sindacato e movimenti studenteschi. La manifestazione contro il disegno di legge Gelmini, promossa dalla Flc-Cgil, riguarderà a 360 gradi tutto l’ambito della conoscenza, coinvolgendo il mondo della scuola, dell’università e della ricerca, compresa la formazione professionale.
Aumentano intanto le occupazioni, dalle scuole di Gorizia a Roma. Nella Capitale ieri è stata la volta dei licei Virgilio e Mamiani.
Scendiamo in piazza - ha spiegato la Flc-Cgil - per ribadire che «la conoscenza è il motore dello sviluppo e della modernità, per superare il precariato che uccide i nostri settori, per il rinnovo dei contratti e per avere stipendi come nel resto d’Europa». Senza dimenticare il diritto allo studio, la ricerca e, più in generale, la qualità del sistema formativo: dalla scuola d’infanzia agli atenei.
Per quanto riguarda l’astensione dal lavoro, sarà articolata per settori e territori: le università e gli enti di ricerca incroceranno le braccia per 4 ore o per l’intera giornata; scuole, accademie, conservatori e istituti professionali sciopereranno per 1 ora. La mobilitazione studentesca si tradurrà in manifestazioni e cortei in oltre 90 città italiane. Tra queste anche Udine e Trieste.
Nella capitale lo scenario di Piazza Navona farà da sfondo alla manifestazione indetta dalla Flc-Cgil: dalle 16.30 alle 20.30 l’agenda dell’evento prevede spettacoli, musica e una tavola rotonda con il sociologo Paolo De Nardis, l’economista Paolo Leon e la scrittrice Lidia Ravera.
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sarà invece a Padova insieme al segretario generale della Flc Mimmo Pantaleo. Forte anche la presenza del Cnru, il Coordinamento nazionale ricercatori universitari che ha deciso di aderire alla protesta chiedendo profonde modifiche al ddl di riforma dell'università o in ultima istanza il suo ritiro.
Intanto, per l’esame del ddl di riforma dell’Università alla Camera è previsto uno slittamento, probabilmente alla prossima settimana. Lo ha annunciato la relatrice del provvedimento in Commissione Cultura Paola Frassinetti (Pdl) aggiungendo che la data precisa verrà stabilita dai capigruppo nella prossima riunione