ScuolaOggi: Salari europei: l’ennesima bufala…A meno che...
di Pippo Frisone
Il divario tra la media dei salari europei e quelli italiani è di -13mila euro all’anno per i nostri docenti. Moltiplicando tale cifra per 725mila , tanto quanto è l’organico nazionale dei docenti, fa la bella cifra di 9 miliardi e 425mila euro, lordo dipendente cioè senza considerare gli oneri riflessi a carico dello stato.
E’ quanto più o meno serve per rinnovare non uno ma quattro contratti nel comparto scuola!
Dove troveranno tutti quei soldi Gelmini e Tremonti non è dato sapere! A meno che……
A meno che non essendoci alcun “tesoretto” di quella entità e volendo raggiungere l’obiettivo entro questa legislatura ( in 5 anni ), le risorse dovranno essere trovate tutte all’interno del comparto scuola.
Si parla di un piano quinquennale con 200mila posti docenti in meno perché non basterebbe il blocco del turn-over, con oltre 100.000 pensionamenti nei prossimi cinque anni.
Da qui la necessità per la Gelmini di mettere mano al riordino del sistema scolastico, soprattutto nel secondo ciclo della secondaria superiore. E voilà , basta ridurre il tempo scuola a 29 - 30 ore settimanali e di conseguenza le discipline d’insegnamento .
Non si escludono colpi di coda sul sostegno, sugli organici del tempo pieno e del tempo prolungato.
Ma nonostante il forte dimagrimento di 200mila unità, mancano ancora 6 miliardi di euro per raggiungere l’agognata media dei salari europei!
Questa è la cruda verità con la quale misurarsi e fare i conti.
Tutti i ministri che si sono succeduti in questi anni al dicastero di viale Trastevere hanno promesso quel traguardo come obiettivo raggiungibile.
Finora tutti i ministri, da Berlinguer in poi, hanno fallito.
Il motivo vero e mai sottociuto era che gli insegnanti statali erano troppi !
Ma abbiamo visto che anche a tagliarne 200mila, l’obiettivo della media dei salari europei diventa utopico se non si trovano risorse fresche da gettare sul piatto del rinnovo contrattuale.
6 miliardi per i docenti sopravvissuti ai tagli, con l’aria di recessione che tira sembrano tanti anche a volerli scaglionare fino al 2013!! . A meno che….
A meno che , ultimo coniglio che potrebbe spuntare dal cilindro della Gelmini, i salari europei vanno riconosciuti solo a chi li merita…. vale a dire solo ad una minoranza virtuosa , meritevole e ben selezionata di “docenti esperti”, secondo le recenti idee di riforma del centro-destra depositate in Parlamento.
Una cosa è certa. Agli insegnanti non basta più sentirsi dire salari europei!
La Ministra Gelmini dopo l’unico spot andato in onda ha il dovere di dire dove, come e quando reperirà le risorse necessarie.
E se il buongiorno si vede al mattino lo scopriremo subito.