Scuolaoggi-RIAPRONO LE SCUOLE DOPO LE VACANZE DI NATALE. E SUBITO SI PRESENZA IL NODO DELLE ISCRIZIONI.
RIAPRONO LE SCUOLE DOPO LE VACANZE DI NATALE. E SUBITO SI PRESENZA IL NODO DELLE ISCRIZIONI. Il 7 gennaio si torna alle lezioni e al MIUR una delegazione dell'Anci incontra il direttore ...
RIAPRONO LE SCUOLE DOPO LE VACANZE DI NATALE. E SUBITO SI PRESENZA IL NODO DELLE ISCRIZIONI.
Il 7 gennaio si torna alle lezioni e al MIUR una delegazione dell'Anci incontra il direttore generale Pasquale Capo per un confronto sul testo della circolare sulle iscrizioni per il prossimo anno scolastico. La bozza del provvedimento era già pronta prima di Natale, ma è bloccata dalle incertezze tuttora pendenti sulla scuola del primo ciclo: i controverso varo del relativo decreto di riforma sta in effetti condizionando anche questo atto amministratovo. Proprio l'Anci un paio di settimane fa aveva espresso un parere favorevole al decreto condizionato però all'accettazione di alcuni emendamenti: Il MIUR si era dichiarato disposto ad accoglierli, in particolare quelli relativi alla garanzia sulle 40 ore del tempo pieno e all'assunzione de costi sul personale da adibire i mensa. C'era poi la questione degli anticipi, alle metarne in particolare: i Comuni esigevano di essere consultqti prima di assumere qualsiasi impegno. La circolare di Capo tocca anche questo impegno. E' facile immaginare che, appena riapriranno le scuole, i dirigenti scolastici si troveranno pressati dai genitori che chiederanno come e quando isrivere i figli. Ma che potranno dire? Per ora nulla di men che vago. Sugli anticipi, innanzitutto. Possibili lo scorso anno, ora del tutto incerti. Alle materne, innanzitutto, già oberate da liste d'attesa non risolte. Come aprire altri spazi di accoglienza "anticipata" laddove non cìè posto nemmeno per i nambini che hanno già compiuto tre anni? Il problema può nascere anche alle elementari: più iscritti significa più aule e più insegnanti da impiegare. L'Anci vuole avera appunto questa garanzia: che prima di allargare le maglie delle iscrizioni si provveda a mettere a disposizione le risorse necessarie. Perchà si vuole evitare il rischio di avviare un'operazione da "nozze coi fichi secchi". In realtà queste ed altre questioni aono ancora in gioco non solo nel confronto Anci MIUR, ma anche in sede parlamentare. Le commissioni istruzione di camera e senato, infatti, devono ancora affrontare la discussione sulla bozza di decreto sulla riforma. Le opposizioni hanno già programmato per il prossimo 12 gennaio un appuntamento pubblico a Palazzo madama con associazioni e sindacati della scuola per fare il punto sulla situazione e presentari poi agguerriti al dibattito parlamentare. Un dibattito che potranno sostenere con più forza, soprattutto dopo l'esito del voto per il rinnovo delle Rsu che hanno visto i sindacati che chiedono il ritiro della bozza di decreto (Cgil, Cisl e Uil scuola) raggiungere oltre il 65 per cento dei consensi. Il decreto Moratti, insomma, è uscito nettamente bocciato da queste consultazioni. Che senso avrebbe attuare un cambiamento senza il consenso della maggioranza che lo deve attuare?