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ScuolaOggi: Organici: cambiare le norme

di Pippo Frisone

17/04/2007
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ScuolaOggi

La Lombardia assieme ad altre regioni hanno proclamato lo stato di agitazione del personale della scuola, contro i tagli agli organici. Emilia Romagna e Umbria sullo stesso tema il 16 maggio sono scese addirittura in sciopero. Il disagio nelle regioni del Nord d’Italia è molto alto. Non si capisce più per quale motivo, in presenza di un forte aumento della popolazione scolastica bisogna continuare, per il quinto anno consecutivo, a tagliare le classi e gli organici.
Prendiamo il caso della Lombardia e della secondaria superiore.
Per il 2007/08 si prepara il taglio più consistente degli ultimi anni. Quasi 1.300 posti in meno sul 2006/07 con 3.700 studenti in più ! Le classi richieste dalle scuole erano state 404 ; quelle autorizzate dagli USP appena 42 !
A giustificare i tagli il Ministero e la Direzione Regionale prendono a pretesto l’innalzamento della media alunni/classi, da 20,6 a 21 ( +0,4 ) deciso con la legge finanziaria ‘07 .
Ma la Lombardia già col 2006/07 si attestava nella secondaria superiore abbondantemente al disopra del nuovo traguardo nazionale, raggiungendo la media di 22,43 !
Il perché di tale accanimento risulta inspiegabile all’interno di quelle stesse logiche che presiedono alla determinazione degli organici .
Crediamo che sia giunto il momento di mettere in soffitta quelle norme che potevano andar bene in momenti di forte calo demografico e di razionalizzazione, legati alle fasi di dimensionamento delle unità scolastiche. Eliminata la dotazione organica aggiuntiva ( ex D.O.A. ) che dall’82 agli anni novanta, costituiva col suo 5%, un bacino considerevole di posti aggiuntivi anche sull’organico di diritto, sui quali si effettuavano sì le immissioni in ruolo e la mobilità ma anche la copertura delle supplenze annuali , dando un forte impulso ai progetti sul disagio e la dispersione, sugli stranieri e sulle cosiddette nuove figure professionali.
Prima ridotta e poi completamente eliminata, la D.O.A. venne sostituita da uno striminzito organico funzionale che ebbe qualche rilievo soprattutto nella primaria.
Qualche posto in più, mai generalizzato, per attività mirate , di progetto e lingua straniera quand’era sperimentale. Ma anche questa cuccagna, si fa per dire, introdotta all’epoca di Berlinguer, pian piano venne fatta sparire in tutti gli ordini e gradi di scuola . Oggi c’è solo l’organico di diritto e chi non rientra al suo interno, è considerato in esubero . Poi nel 2003 arrivò la saturazione forzata a 18 ore delle cattedre della secondaria !
Nulla rimase di intentato sulla “spremitura degli organici”. Adesso però si sta passando il segno! Le vecchie norme si sono rivelate non solo contraddittorie ma perfino dannose e pregiudizievoli del diritto allo studio degli studenti. E’ giunto il momento di cambiarle.!
Basta coi contingenti e coi tetti regionali agli organici decisi dall’alto dal Ministero .
Fissate su base nazionale le regole per formare le classi e mantenuta la competenza ad autorizzarle da parte degli Uffici Scolastici, dopo un accurato controllo, gli organici devono essere determinati sulla base di tale fabbisogno , senza più tetti preventivi o successivi.
Occorre andare oltre i limiti della Legge 448/01, autorizzando in adeguamento tutto il fabbisogno di organico e fissando le nuove regole già con l’anno successivo !
Altrimenti verrà a ripetersi ancora una volta la beffa, emblematica nelle superiori, che per rispettare i tetti e i tagli, l’Amministrazione è costretta a far sparire i posti in organico di diritto per poi ricostituirli in adeguamento, perpetuando così un precariato sempre più endemico che insegue il miraggio d’una immissione in ruolo che si allontana sempre più .


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