ScuolaOggi-Nomina supplenti: Scuole polo? No, grazie
Nomina supplenti: Scuole polo? No, grazie! In questi giorni presso il CSA di Milano, ma anche nel resto d'Italia, si stanno svolgendo le nomine dei docenti a tempo determinato per le ...
Nomina supplenti: Scuole polo? No, grazie!
In questi giorni presso il CSA di Milano, ma anche nel resto d'Italia, si stanno svolgendo le nomine dei docenti a tempo determinato per le migliaia di posti che sono ancora senza insegnanti titolari. I posti riguardano le scuole di ogni ordine e grado e sono coinvolti i docenti precari appartenenti a tutte le cattedre d'insegnamento, con la massima scopertura per i posti di sostegno. Le nomine si svolgono presso i CSA, ma a farle sono le cosiddette scuole polo, ovvero dirigenti scolastici che hanno dato la loro disponibilità a risolvere una delle tante situazioni esplosive che potrebbero scoppiare all'inizio di ogni anno scolastico.
Questa soluzione fu proposta da Federico Niccoli in una conferenza di servizio 4 anni fa, per evitare il caos che si sarebbe scatenato se si fosse applicato il meccanismo perverso previsto dall'Amministrazione e sottoscritto dal Sindacato. Ogni dirigente scolastico dovrebbe nominare sui propri posti vacanti attingendo da una unica graduatoria permanente! Ogni docente riceverebbe quindi centinaia di telefonate e potrebbe ritenersi libero di scegliere sulla base di tutte le sedi disponibili. Intanto i docenti più indietro in graduatoria sarebbero in attesa, così come le altre scuole. Considerando inoltre le modalità di funzionamento del sistema informatico ministeriale e l'impossibilità di avere in tempo reale la situazione aggiornata, credo non serva una grande immaginazione per ipotizzare le possibili conseguenze di un tale marchingegno!
Quindi 4 anni fa i dirigenti scolastici si spesero per ovviare al pasticcio e si impegnarono in prima persona per risolvere l'emergenza. Alcuni di loro, come ringraziamento, ebbero anche i ricorsi dei supplenti, visto che la normativa prevede che il contratto a tempo determinato sia stipulato direttamente dal dirigente dopo l'individuazione dell'avente diritto sulla base delle graduatoria.
Allora quale è adesso il problema? Che quella soluzione di emergenza è restata la soluzione, con tanto di comunicazione da parte del CSA che tutti gli anni riconferma i dirigenti disponibili a svolgere un'attività che di fatto competerebbe ad ogni dirigente.
L'interesse dei dirigenti scolastici che fanno parte dei poli (molti dei quali iscritti all'Andis) è quello di garantire il funzionamento della scuola pubblica. Lavorando a orari impossibili, di sabato e fino a tarda sera metteno pezze ad un sistema pieno di falle. Infatti l'applicazione della normativa farebbe affondare la barca.
Ma se la norma è inapplicabile, per quale motivo non viene cambiata?
E si i dirigenti scolastici delle scuole polo dicessero: "No, grazie!"?
Loredana Leoni (Andis Milano)