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ScuolaOggi-MORATTI SI METTA D'ACCORDO CON BROCCA

MORATTI SI METTA D'ACCORDO CON BROCCA Resta sempre un bel giallo il decreto di riforma del primo ciclo. Al di là delle dichirazioni del ministro Letizia Moratti a commento del provvedimen...

03/02/2004
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ScuolaOggi

MORATTI SI METTA D'ACCORDO CON BROCCA
Resta sempre un bel giallo il decreto di riforma del primo ciclo. Al di là delle dichirazioni del ministro Letizia Moratti a commento del provvedimento, ci sembra interessante segnalare quanto si legge sul sito ufficiale dell'Udc. Ecco il testo dell'intervento. "Un ulteriore passo in avanti verso il miglioramento del decreto legislativo sulla riforma della scuola è stato compiuto dal Consiglio dei ministri di oggi". Lo dichiara in una nota il responsabile nazionale dell'UDC per le politiche dell'istruzione e della formazione, Beniamino Brocca. "Infatti - aggiunge l'esponente UDC - dopo aver ottenuto il mantenimento del tempo pieno nella formula attuale, su richiesta del ministro Giovanardi sono state recepite importanti istanze che erano presenti nella proposta di parere formulata dall'on. Ranieli e discussa in Commissione VII della Camera (Commissione Cultura). In particolare aggiunge Brocca - è stato chiarito che il "gruppo docente" non viene toccato; che la contitolarità dei docenti del gruppo è di natura giuridico istituzionale oltrechè didattica; che la funzione di coordinamento, di tutorato e di orientamento è affidata, in autonomia, ad un docente del team; che entro il mese di settembre del corrente anno scolastico verranno emanati i nuovi piani di studio e i nuovi programmi in sostituzione delle attuali "Indicazioni nazionali" (i contenuti disciplinari dell'insegnamento-apprendimento)". "Questo risultato conclude Brocca va ascritto alla lunga e tenace azione dell'UDC in Parlamento e nel Governo; azione che continuerà nel futuro in difesa della tradizione qualitativamente preziosa della scuola italiana". Se questo fosse vero non si capisce comunque come si concilia non tanto con l'ultima stesura del decreto, ma soprattutto col testo delle Indicazioni nazionali che peraltro sono parte integrante del decreto stesso dove si ribadisce la portata della figura del tutor che verrebbe impegnato da 18 a 21 ore settimanali. Davvero cosa diversa da quel che sostiene Brocca. Il rebus, dunque resta. Innanzitutto in casa Cdl.


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