ScuolaOggi-Milano-Contestazione senza tregua di insegnanti e genitori.
Contestazione senza tregua di insegnanti e genitori. Cresce a Milano il fronte di genitori e insegnanti in difesa del tempo pieno. Un movimento che pare proprio vada al di là di partiti...
Contestazione senza tregua di insegnanti e genitori.
Cresce a Milano il fronte di genitori e insegnanti in difesa del tempo pieno. Un movimento che pare proprio vada al di là di partiti e sindacati (che pur ormai hanno le loro posizioni ben definite), ma che, proprio per questa spontaneità comincia a dar fastidio. Sigificativo il caso di due elementari, Bergognone e Foppette, dove nei giorni scorsi era stato affisso un grande lenzuolo con la scritta: "La riforma Moratti cancella il tempo pieno. Firma. Comitato insegnanti e genitori". La cosa non è piaciuta aMassimo Girtanner, presidente del consiglio di zona 6, che ha subito scritto una lettera a Mario Dutto, direttore scolastico regionale, denunciando il dirigente scolastico Pitro Agapito. "L'Agapito - si legge nella denuncia - purtroppo non è nuovo a simili esternazioni di carattere politico, e ditenendolo in ogni caso direttamente responsabile di quanto coinvolge le scuole da lui gestite, le domando di provvedere a un richiamo o a eventuali sanzioni". Immediata la reazione dei docenti delle scuole: "Gli insegnanti rivendicano il diritto di esprimere le proprie opinioni critiche rispetto alla riforma ed affermano il diritto di manifestare tali opinioni col le forme di lotta che riterranno di volta in volta più opportune. Respingono poi il gravissimo tentativo di alcuni organismi che vorrebbero reprimere la libertà di utilizzare due striscioni posti all'esterno dell'edificio scolastico come strumento di espressione del proprio dissenso". Un episodio che può solo alimentare una contestazione che sta assumendo dimensioni sempre più vaste. L'altra sera decine di comitati di genitori e insegnanti hanno partecipato a un'assemblea cittadina in via Muzio per coordinanrsi nel proseguire l'opposizione alla riforma. In sintesi questi i punti concordati: occupazione contemporanea di tutte le scuole per venerdi' 13/2: ogni scuola quando puo' (al mattino, al pomeriggio, di sera), come puo' (da mezz'ora a 24 ore), dove puo' (se non ha forze sufficienti si aggreghi ad altre vicine), ma mantenendo quella data comune, preparando in quell'occasione cartelloni e striscioni da portare alla manifestazione. Sabato 14/2 manifestazione cittadina allegra e colorata (S. Valentino: siamo innamorati della nostra scuola!) con 4 cortei che dai 4 punti cardinali convergono verso il centro (orari e percorsi da concordare ancora) Proporre che in tutte le citta' italiane contemporaneamente sabato 14/2 ci siano manifestazioni analoghe Rinnovare tutti l'iscrizione ai modelli prescelti di modulo o tempo pieno (fare un manifesto da affiggere in tutta la citta' che illustri le nostre ragioni contro la propaganda della Moratti e chiami tutta la cittadinanza alla manifestazione del 14/2 di ritorno dalla manifestazione appendere a tutte le finestre lenzuoli bianchi con scritto "No alla riforma Moratti" Organizzare i coordinamenti di zona organizzare un autofinanziamento del sito di retescuole (www.retescuole.net) Adottare la spilletta della scuola Bacone come logo del coordinamento (quella con la faccina e la scritta "la scuola sono io") Organizzare una riunione informativa a Milano di tutti i coordinamenti nazionali sul problema della scuola Riguardo allo sciopero, la proposta della CGIL e' quella di proporre uno sciopero generale (di tutte le categorie) nazionale su questo tema, coinvolgendo tutte le organizzazioni sindacali. Pare che almeno tutti i sindacati della scuola siano d'accordo. Bisogna vedere il parere delle confederazioni generali. Comunque questo sarebbe l'ultimo passo di una serie di iniziative.