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ScuolaOggi: Maestro unico: un buco nero che inghiottirà la scuola milanese

di Pippo Frisone

12/09/2008
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ScuolaOggi

La scuola primaria milanese ha iniziato l’8 settembre il nuovo anno scolastico 08/09, aprendo subito un fuoco di sbarramento all’introduzione dal 2009 del maestro unico.

Milano, capitale del tempo pieno, ha tante buone ragioni per dubitare delle rassicurazioni del Ministro. Ieri non si è fidata della Moratti oggi non si fida affatto della Gelmini. Infatti,l’art.4 del decreto legge del 1.9.08 che introduce il maestro unico non cita nemmeno il tempo pieno. Si parla genericamente “ di una più ampia articolazione del tempo scuola “. Un ritorno all’orario indefinito di morattiana memoria, scelto dalle famiglie ( si parla di 33 o 66 ore annue aggiuntive pomeridiane, con o senza la mensa..) che non è né difesa tanto meno potenziamento del tempo pieno, come va invece propagandando la Gelmini.

Se, come temiamo, il taglio si applicherà anche alle classi di tempo pieno, questa è la situazione che si determinerà a Milano.

-Plessi 615 , alunni 156.403, totale classi 7.652 di cui 672 a tempo normale e 6.980 a tempo pieno, totale posti comuni in organico di diritto 14.803.

-La consistenza delle classi prime è di 1.519 di cui 110 a tempo normale e 1.409 a tempo pieno, delle classi seconde è di 1.523 di cui 110 a tempo normale e 1.413 a tempo pieno, delle classi terze è di 1.561 di cui 138 a tempo normale e 1.423 a tempo pieno . Applicando il maestro unico alle sole prime tre classi , avremmo una perdita secca di 4.245 posti sul tempo pieno e 179 sul tempo normale per un totale di 4.424 posti. Se poi la Gelmini estenderà il maestro unico a tutte le classi la perdita sarà incrementata di ulteriori 2.859 posti!

Come se un enorme buco nero inghiottisse quasi la metà della scuola primaria milanese. Sono cifre scioccanti e a nulla valgono le rassicurazioni del Ministro se non vengono supportate da norme di legge. Se si vuole veramente difendere il tempo pieno lo si scriva nero su bianco, modificando il decreto-legge.

Se, invece, si vuole difendere tutta la scuola primaria e non solo il tempo pieno, si cancelli in sede di conversione del decreto tutto l’art.4. E giù le mani dalla scuola primaria!!


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