Scuolaoggi-LA SPADA DI DAMOCLE DELLA CORTE DEI CONTI
LA SPADA DI DAMOCLE DELLA CORTE DEI CONTI Ormai tutti si chiedono: che fine ha fatto il decreto attuativo della riforma del primo ciclo scolastico? Si noti che la sua efficacia dipende...
LA SPADA DI DAMOCLE DELLA CORTE DEI CONTI
Ormai tutti si chiedono: che fine ha fatto il decreto attuativo della riforma del primo ciclo scolastico? Si noti che la sua efficacia dipende ormai da un unico fatto: che venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Da quel giorno sarebbe legge da applicare. Ma la pubblicazione non si sa quando ci sarà, e comunque per arrivarci deve ancora superare una fase delicatissima: il vaglio della Corte dei conti. Un passaggio determinante: non bisogna, infatti, dimenticare che il passato governo, ministro alla Pubblica istruzione Tullio De Mauro, non riuscì ad applicare la legge 30 perchè il relativo decreto fu rinviato al ministro con alcune osservazioni. Non ci fu poi il tempo per rispondere, la legge restò quindi lettera morta, appunto per il visto mancato della Corte dei conti. Che cosa succederà questa volta? Non sono in pochi a pensare che motivi su cui obiettare non manchino. Uno per tutti: il decreto riguarda le "norme generali" e le "prestazioni essenziali", ma in realtà va poi a legiferare in dettagli che dovrebbero avere spazi di competenza diversa. Come il fatto di arrivare a definire addirittura l'orario del tutor. Che farà, allora la Corte dei conti? Si sta sul filo del rasoio. Ma i tempi stringono. Una situazione su cui pende la spada di Damocle del Tar del Lazio a cui hanno fatto ricorso Cgil, Cisl e Uil scuola per la circolare sulle iscrizioni, e lo Snals per il decreto stesso, e che a giorni potrebbe dire se gli atti in questione sono legittimi o no.