ScuolaOggi-LA SCHEDA ABOLITA "PER CONFERENZA"
LA SCHEDA ABOLITA "PER CONFERENZA" Era stato già ventilato in una conferenza dei dirigenti scolastici del mese scorso, ma sembrava più una considerazione del dirigente ministeriale i...
LA SCHEDA ABOLITA "PER CONFERENZA"
Era stato già ventilato in una conferenza dei dirigenti scolastici del mese scorso, ma sembrava più una considerazione del dirigente ministeriale intervenuto che una comunicazione ufficiale, ma oggi (17 novembre) davanti a tutti i dirigenti scolastici delle scuole elementari (o primarie come si chiamano adesso) e medie (o secondarie di primo grado come si chiamano adesso) della regione il Direttore Dutto ha annunciato ufficialmente che nella scuola dell'obbligo la scheda di valutazione finale sarà sostituita dal portfolio.
Su questo tema la Senatrice della Margherita Emanuela Baio ed altri senatori del centrosinistra hanno presentato lo scorso 4 novembre un'interpellanza urgente al Ministro Moratti, chiedendo come si 'intenda tutelare e garantire la validità ed unicità nazionale dei titoli di studio rilasciati dalle scuole dell'obbligo'. Ovviamente nessuna risposta, né esistono nel merito comunicazioni o circolari ministeriali ufficiali, quando ne arrivano sui temi più disparati (l'ultima sulla 'polifonia della traduzione' prot. 16011 dell'11 novembre u.s.).
La condizione delle scuole della Lombardia, già molto precaria per un avvio di riforma senza soldi, senza insegnanti (visti i continui tagli in finanziaria) e senza tutor (visto il blocco della trattativa sindacale a riguardo), ma in compenso con nuovi programmi (per ben sei anni su otto del ciclo obbligatorio), nuove materie (come l'inglese alle elementari affidato alle insegnanti titolari e la seconda lingua comunitaria alle medie di cui non esistono praticamente docenti di ruolo) si trova ora davanti ad un nuovo, pesantissimo, fardello burocratico: la compilazione in fretta e furia del portfolio per dare alle famiglie entro fine gennaio una valutazione 'fai da te', senza la minima omogeneità tra scuola e scuola e senza indicazioni certe sui parametri da utilizzare (paradossalmente si potrebbero reintrodurre i vecchi voti numerici).
Riteniamo che quest'ultima trovata del Ministero abbatta definitivamente la già scarsa volontà della scuola dell'obbligo lombarda nell'applicare la riforma e mini alle fondamenta il valore legale del titolo di studio.
Ci sembra che il migliore commento a questa paradossale vicenda, nella quale una certificazione nazionale viene abolita nemmeno 'per circolare', ma 'per conferenza', sia la risata con la quale la platea dei dirigenti ha sottolineato il termine della difesa d'ufficio tentata stamattina dal Direttore Dutto di fronte alla sconclusionata politica ministeriale: 'Ci sarà il caos?'. Direttore: il caos c'è già e dall'inizio dell'anno scolastico!
Giuseppe Bonelli