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ScuolaOggi: Interrogazione urgente al ministro Gelmini sul tempo pieno

di Marilena Adamo

07/05/2010
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ScuolaOggi

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE CON CARATTERE D'URGENZA

Ai sensi dell'art. 151 regolamento Senato

Al Ministro dell'Istruzione, università e ricerca

Premesso che:

l’art.1, comma 601 della legge n. 296 del 2006, Finanziaria 2007, a decorrere dall’anno 2007, ha istituito nello stato di previsione del Ministero della Pubblica istruzione due fondi: uno per le competenze dovute al personale delle istituzioni scolastiche, con esclusione delle spese per stipendi del personale a tempo indeterminato e determinato, l’altro per il funzionamento delle istituzioni scolastiche;

il primo di questi fondi è stato fortemente penalizzato dai tagli operati sulle previsioni 2009 dal decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e dalla successiva legge finanziaria per il 2009 (legge 22 dicembre 2008, n. 203);

il D.P.R. del 20 marzo 2009 n.89 ha di fatto ridotto l'opzione relativa al tempo scuola a quella tra tempo normale (TN pari a 24 ore settimanali) e tempo pieno (TP pari a 40 ore settimanali), eliminando così tutte le soluzioni intermedie (27 e 30 ore) e inducendo i nuclei familiari dove entrambi i genitori lavorano a optare direttamente per il TP;

con la Circolare ministeriale n. 37 del 13 aprile 2010 inviata ai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali il Ministero dell'Istruzione, università e ricerca ha diffuso lo schema di decreto, sottoscritto dal Ministro dell'Istruzione e in via di perfezionamento in relazione al concerto con il Ministero dell'Economia e delle finanze, recante disposizioni per l'anno scolastico 2010/2011 sulla determinazione degli organici del personale docente;

sebbene il decreto non sia stato ancora emanato, sulla base di esso gli Uffici Scolastici Regionali stanno predisponendo le dotazioni organiche e quindi la strutturazione delle classi;

in particolare, come si apprende da notizie a mezzo stampa recentemente pubblicate, nelle scuole elementari di Milano e provincia per il prossimo anno scolastico i dati rivelano che non sarà possibile attivare la modalità del tempo pieno per tutti coloro i quali lo richiederanno e in molte classi non si riuscirà ad assicurare la copertura da parte di due docenti a causa della carenza di organico;

come si apprende sempre da notizie a mezzo stampa, lo stesso Direttore scolastico regionale della Lombardia ha dichiarato che Milano è al di sotto della media regionale in quanto a rapporto insegnanti - studenti;

dai dati forniti dalle tre principali sigle confederali risulta, infatti, che a fronte di un aumento di 1986 alunni in più rispetto all'anno scolastico 2009/2010, si registrerà una diminuzione di 705 unità di personale docente;

in questo modo le famiglie che vedranno respinta la propria richiesta di tempo pieno a Milano e provincia saranno oltre 3 mila, a fronte della mancata attivazione di quasi 150 classi di tempo pieno per la suddetta mancanza di organico docente;

da quanto risulta da dati sindacali le classi formate a tempo pieno sono dieci volte superiori al numero di classi con alunni che hanno scelto il tempo normale;

questo rapporto diviene ancora più sbilanciato a favore del tempo pieno nell'area metropolitana di Milano dove su 1534 classi di prima elementare formate per il prossimo anno scolastico ben 1314 saranno classi a tempo pieno.

il concorrere dei tagli operati dal Governo in carica, dell'aumento della popolazione scolare e dell'incremento delle richieste relative al tempo pieno rende particolarmente critica la situazione per il prossimo anno scolastico a Milano e Provincia,

considerato inoltre che,

è possibile rinvenire sulla stampa di qualche mese fa e negli stessi resoconti parlamentari numerose dichiarazioni del Ministro in indirizzo nonché dello stesso Presidente del Consiglio secondo cui i tagli al personale avrebbero prodotto risorse a favore della qualità della scuola;

in particolare con l'ordine del giorno a prima firma dell'On. Ghizzoni (n. 9/1634/55), accolto alla Camera dei deputati nella seduta del 9 ottobre 2008, il Governo si è impegnato «a promuovere un piano triennale di sviluppo della scuola a tempo pieno, d'intesa con le Regioni e gli enti locali, assicurando le necessarie risorse del personale docente e non docente»;

si chiede di sapere

se il ministro interrogato è a conoscenza dei fatti citati in premessa;

se Ella intenda chiarire la contraddizione esistente tra gli annunci e gli impegni presi dal Governo anche in Parlamento e la grave situazione relativa all'impossibilità di soddisfare tutte le richieste di tempo pieno provenienti dalle famiglie;

se Ella non ritenga che i fatti citati in premessa siano particolarmente discriminatori e dannosi i per una grande zona urbana quale quella milanese dove la domanda sociale connessa al tempo pieno è già molto diffusa e in costante aumento;

se Ella intenda predisporre dei provvedimenti al fine di supplire alla grave carenza di organico e al mancato soddisfacimento delle esigenze delle famiglie con particolare riferimento al territorio del Comune e della Provincia di Milano e quali siano tali provvedimenti.

ADAMO MARILENA


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