ScuolaOggi-Il modulo a due punte (Silvio Berlusconi e Letizia Moratti) in 11 favole "a piede libero"
Il modulo a due punte (Silvio Berlusconi e Letizia Moratti) in 11 favole "a piede libero" Nella ormai famosa trasmissione di Porta a Porta, il nostro beneamato Presidente-allenatore ha me...
Il modulo a due punte (Silvio Berlusconi e Letizia Moratti) in 11 favole "a piede libero"
Nella ormai famosa trasmissione di Porta a Porta, il nostro beneamato Presidente-allenatore ha messo in campo una squadra di calcio-mediatico con 11 favole "a piede libero", giocate con il modulo ineliminabile delle due punte (lo stesso allenatore-giocatore, punta di diamante, e il ministro Moratti, Letizia di nome e di fatto, in qualità di seconda punta).
Le due punte erano amorevolmente assistite da un centro-campo rappresentato da due giornalisti di supporto e da due sindacalisti di complemento, Ricciuto dello Snals e Angeletti, il mite, della UIL.
L'unico centrocampista che non aveva assimilato bene l'incisività del metodo tattico del presidenteallenatore, il povero e altalenante Gambescia, sarà sostituito al più presto dalla comunista Melandri, che si comporterà senz'altro meglio del direttore del Messaggero, che, poi, è un giornale che riflette gli umori di Roma-ladrona alle spalle della devolunda Padania.
Riassumiamo le 11 favole testuali con qualche nota a margine, tra il serio e il faceto:
1. L'Europa ha promosso la Riforma Moratti De che?, dicono a Roma . Probabilmente il Cavaliere ha sognato questa inesistente promozione mentre era sotto i ferri del lifting
2. lo stato della scuola italiana è disastroso : peggio di così non si può. E' da 80 anni che non si fanno riforme Come dice il nostro Aristarco, la riforma Moratti è la più grande dopo quella di Gentile e Venile e addirittura più importante di quella di Lutero, perché discrimina i figli dei benestanti (ai quali non sarà praticamente consentito di passare dai licei alla istruzione professionale) mentre i figli delle classi "basse" potranno finire anche loro in "passerella", scorazzando agevolmente da un canale all'altro. E saranno anche dei veri e propri privilegiati, perché potranno usufruire del "praticantato" promesso dal premier mentre gli insegnanti "si ammoderneranno" con una variazione tattica degli obsoleti moduli di formazione e aggiornamento utilizzati dalle norme "previgenti".
Sia detto di sfuggita: in verità una riforma organica della Scuola (dopo quella di Gentile) era faticosamente diventata legge dello Stato nel 2000, quando ministro della ex Pubblica Istruzione era Berlinguer. Quella riforma è stata abrogata dalle nostre due punte, che sono afflitte dalla sindrome del "punto e a capo" e spesso arrivano a risultati "senza capo né coda".
3. la scuola italiana si colloca tra il 21° e il 26° posto nella classifica dei 30 paesi monitorati da Eurydyce- Ricordate le esilaranti bandierine piazzate da Emilio Fede su quasi tutte le Regioni Italiane, che sarebbero state attratte dalle magnifiche sorti e progressive della Casa delle Libertà. L'impareggiabile Emilio, come il suo vate, aveva visto un film diverso da quello che si proiettava sugli schermi della Repubblica. E' vero che il Milan a due punte vincerà lo scudetto nel 2004, ma anche l'ultima classificata finirà al 20° posto : un piazzamento addirittura migliore della povera scuola italiana. E non possiamo neppure pretendere che il premier affolli la sua memoria a breve termine con i file di ricerche serie e documentate che collocano la scuola italiana dell'infanzia allo stesso posto in classifica del suo Milan , la scuola elementare al quinto posto, prima di Lazio e Parma, e la scuola media al 12° posto, abbondantemente al di sopra della zona retrocessione.
4. abbiamo previsto per la scuola italiana un piano finanziario di 19 mila miliardi di vecchie lire- La previsione era fatta in vecchie lire, insieme alla bufala della riduzione delle tasse e alla promessa della felicità per tutti gli italiani, compresi gli extracomunitari regolarizzati. Peccato che la somma effettivamente stanziata nella finanziaria 2004 è di 90 milioni di nuovi euro, che corrispondono a poco più dell'un per cento della meravigliosa promessa
5. sono 10 anni che non si assumeva nella scuola. Noi con decreto abbiamo assunto 60 mila insegnanti e il prossimo anno ne assumeremo altri 15 mila- In verità erano stati quei comunisti di Berlinguer e De Mauro ad assumere non mille anni fa, ma nel 2000 e nel 2001, 65 mila insegnanti e avevano programmato con atti vincolanti altre 35 mila assunzioni nel 2002, che poi sono state realizzate, come atto dovuto, dal ministro Moratti. Per il futuro dei precari rimandiamo all'articolo scritto per Scuola Oggi da Rita Frigerio
6. tutte le famiglie possono chiedere l'iscrizione alle scuole dell'infanzia per le bambine e i bambini che compiono i 3 anni di età entro il 30 aprile. Nella fase transitoria entro il 28 febbraio. Le nostre punte vorrebbero tanto realizzare questo goal, ma nonostante l'assist del mitico Angeletti- non riescono nell'intento , perché qualche comunista, annidato nelle stanze di viale Trastevere, ha fatto firmare alla seconda punta una legge, un decreto e un paio di circolari , che subordinano l'esercizio di questa mirabilia a ben 6 condizioni e, di fatto, lo rendono impraticabile
7. abbiamo mantenuto il tempo pieno nella scuola elementare e il tempo prolungato nella scuola media che, nella massima estensione, corrispondono agli attuali orari di funzionamento. Non sanno quel che dicono e di cosa parlano. Sulle differenze tra quantità orarie e qualità del tempo pieno, Scuola Oggi ha pubblicato fiumi di considerazioni fortemente argomentate (si vedano i contributi di Dacrema, Niccoli, Gandola, Iosa, Aristarco &), alle quali rimandiamo, data l'economia della presente "nota a margine"
8. non ci sarà nessuna riduzione del tempo-scuola nella scuola media e della durata delle discipline- Anche in questo caso, mentre la prima punta andava in giro per il mondo (compresa Villa Certosa-Porto Cervo-Sardegna-Italia) a stupire tutte le cancellerie e la seconda punta più modestamente si precipitava a San Patrignano, gli infiltrati nelle ovattate stanze del Ministero dell'Istruzione, ex pubblica, facevano firmare al nostro ministro un allegato, che non a caso si chiama "C" come comunista, nel quale si evidenzia la riduzione secca di 3 ore settimanali, senza contare che nella tabella mancano l'informatica e l'educazione, che dovranno trovar posto nelle 27 ore obbligatorie. A quando la ulteriore riduzione della durata delle discipline e al conseguente ulteriore taglio degli organici ?
9. noi abbiamo innalzato l'obbligo di istruzione, che l'art. 34 della Costituzione fissa a 8 anni, prevedendo il diritto-dovere alla formazione per 12 anni Si perpetua la stessa confusione di linguaggio, già manifestato a proposito delle quantità orarie, maldestramente assimilate al tempo- pieno. Chi ricorda che quei comunisti di Berlinguer e De Mauro avevano introdotto, prima del modulo tattico del nostro presidente-allenatore, l'obbligo formativo fino a 18 anni, ma avevano anche innalzato l'obbligo scolastico fino a 16 anni (transitoriamente fino a 15)? I giornalisti di supporto, per non parlare del già nominato mitico Angeletti, conoscono la differenza tra scolastico e formativo? L'altro sindacalista Ricciuto, quello che ama le battaglie purché finte e variopinte (grande Ammazzacaffé!), sa che nel corrente anno, a causa dell'abrogazione della legge sull'innalzamento dell'obbligo scolastico, migliaia di studenti di 3^ media sono rimasti "cornuti e mazziati" (né obbligati né in grado di esercitare il promesso diritto formativo di là da venire, in quanto mancano i relativi decreti attuativi della legge 53?
10. la scuola che abbiamo ereditato ha il difetto di imporre modelli rigidi e uniformi su tutto il territorio nazionale. Noi vogliamo renderli flessibili e più vicini ai bisogni delle famiglie. Il nostro presidente-allenatore, nell'euforia, dimentica che il Milan non vince lo scudetto da un po' di anni e che, pertanto, la strategia della flessibilità dei modelli organizzativi e didattici sia pure ed in verità non molto praticata, purtroppo, nelle scuole è stata inventata da B'B (una coppia di mediani : Bassanini e Berlinguer ) con l'art. 21 della legge 59/97 e con il DPR 275/99 (autonomia delle istituzioni scolastiche). I centrocampisti di supporto e di complemento non hanno avuto il cuore di rattristare il loro uomo di punta e gli hanno lasciato snocciolare favole in libertà, che non sono, però, riuscite a centrare l'obiettivo, perché le zolle del prato di San Siro, quelle sì!, sono uniformemente irregolari
11. Undicesima e ultima favola Noi abbiamo elargito ai docenti ben 300 mila delle vecchie lire pur in una situazione di difficoltà economiche del Paese Anche in questo caso, i sindacalisti presenti, commossi, hanno ringraziato. Peccato che, soprattutto il sempre mitico Angeletti, non avesse collegato le sinapsi e non avesse, quindi, rammentato che, alle 10 del mattino dello stesso giorno della performance a Porta a Porta, aveva proclamato insieme a quel comunista di Epifani e a quell'estremista di Pezzotta, uno sciopero generale di 4 ore, che, per la scuola e l'Università, sarà addirittura di tutta la giornata a causa dell'attacco forsennato alla scuola pubblica sferrato dalle due punte e dall'intero governo.
Mala tempora (currunt) direbbe il liberale prof. Sartori.