ScuolaOggi: Educazione fisica nelle Superiori Tagli veri e tagli finti
Pippo Frisone
Abbiamo letto sulla stampa nazionale le fondate preoccupazioni di tanti colleghi di educazione fisica per i tagli che deriverebbero dalle nuove disposizioni impartite dal Ministro Fioroni con la C.M .19 del 1.2.08 sulla formazione delle cattedre basate sull’insegnamento della disciplina non più per squadre distinte per sesso bensì alla classe intera. A dire il vero già nella finanziaria del 97 ( L.662/96 comma 76) era stata prevista l’abrogazione del comma 2 dell’art.302 del T.U.n.297/94 che recepiva le vecchie diposizioni della L.88 del 7.2.58 sull’insegnamento dell’E.F. per squadre distinte per sesso nelle medie e nelle superiori.
I Collegi e i Consigli d’istituto degli istituti superiori, a partire dal 97, hanno deliberato in buona parte un passaggio graduale di tale insegnamento dalle squadre alla classe intera.
Ciò è avvenuto nella provincia di Milano a partire dagli istituti professionali e dagli istituti tecnici.
Dopo dieci anni di passaggi dalle squadre alle classi, la situazione nel 2007/08 risulta essere la seguente:
--Squadre di educazione fisica maschile 974, comprese le sperimentali
--Squadre di educazione fisica femminile 917,comprese le sperimentali
--Classi di Educazione Fisica 3.977, comprese le sperimentali
--Cattedre di Ed.Fisica 07/08 in organico di diritto 575
A ben vedere, oggi risulta maggioritario l’insegnamento dell’E.F.alla classe e residuale l’insegnamento alle squadre che tuttavia resistono ancora in modo diffuso soprattutto nei Licei.
Dicevamo all’inizio che le preoccupazioni dei docenti di E.F. che insegnano nei Licei sono più che fondate. Il passaggio della formazione delle cattedre dalle squadre alle Classi quasi sempre in tutte le situazioni determina la perdita di ore se non addirittura di qualche cattedra.
Facendo un calcolo in ambito provinciale e proiettando la formazione delle cattedre sul totale complessivo delle 5.770 classi in organico 07/08,otteniamo 641 cattedre. Con la situazione attuale, comprensiva di classi e squadre , si ottiene un totale di 651 cattedre e quindi una perdita di circa 10 posti.
Naturalmente tali calcoli sono virtuali perché non tengono conto degli spezzoni orario e della loro abbinabilità in cattedre orario esterne ma soprattutto non hanno tenuto conto dei tagli imposti nel 2007/08 che hanno colpito soprattutto le cattedre esterne per oltre 350 unità complessive,comprendendo anche le altre discipline, non solo E.F.
Tant’è che le cattedre di E.F.in organico di diritto 07/08 sono risultate 575.
Ci sono stati poi i passaggi di ruolo e le nuove assunzioni a T.I. e alla fine sono rimasti circa 5 posti vacanti.
La situazione non è drammatica per diversi motivi :
a) risulterebbe antieconomico e fonte di spreco mandare in esubero i docenti di E.F. Ciò vorrà dire che da una tale operazione non potrà determinarsi un soprannumero a livello provinciale. Sarà cura dell’USP e dell’USR far sì che ciò non avvenga, assegnando e distribuendo una dotazione organica per l’a.s.08/09 sufficiente ad evitare l’esubero.Basterà tagliare meno cattedre esterne di E.F. se necessario.
b) la possibilità di ripristinare comunque l’insegnamento per squadre distinte per sesso rimane affidata al Collegio, stante l’organico determinato sulle classi. Ciò vorrà dire che le squadre dovranno avvicinarsi come consistenza numerica a quella delle classi.
Rimane su tutta questa vicenda una considerazione di fondo più in generale.
Mentre da un lato i Ministri della P.I. e Ministri dello Sport dei diversi governi succedutisi negli ultimi anni, fanno convenzioni col CONI per incentivare la pratica sportiva e le attività motorie nelle scuole, dall’altro mettono ripetutamente a rischio la sopravvivenza stessa dell’Educazione Fisica nel novero delle discipline curricolari. E’ ancora sotto gli occhi di tutti il balletto avvenuto tra il 2003 e il 2005con la riforma Moratti, prima nelle medie e poi nelle superiori, sull’obbligatorietà del curricolo di E.F. e sulla consistenza delle ore, se un’ora o due ore settimanali.
E poi a corollario di tutte le contraddizioni aperte si fa un gran parlare di coinvolgere le scuole e i giovani nella pratica sportiva, nella lotta al bullismo , nella lotta alla droga ecc…..
E’ più che mai necessario, invece, rivalutare e riqualificare ancor più l’insegnamento dell’Educazione Fisica, soprattutto nelle superiori, distinguendo e potenziando nel triennio gli spazi assegnati alla pratica sportiva, aumentando le ore anche quelle facoltative e le risorse assegnate.
Occorre aprire un dibattito culturale serio su quest’insegnamento, cogliendo l’occasione della riscrittura delle nuove indicazioni nazionali e che facciano uscire una volta per tutte la categoria da una battaglia ,quale è oggi la difesa delle squadre, che vista dall’esterno può sembrare non solo corporativa ma riduttiva e non più al passo coi tempi.