Scuola. Stop dal Consiglio di Stato Riparte lo scontro sui tagli di organico

I giudici di Palazzo Spada hanno preso in esame venerdì 29, con un pacchetto di sentenze e ordinanze, le impugnazioni relative al procedimento di determinazione degli organici per gli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011. E, sottolinea la FlcCgil,il Consiglio di Stato ha confermato l'illegittimità dei tagli degli organici della scuola che erano stati decisi per gli anni scorsi. Da qui la richiesta del sindacato. «Adesso commenta il segretario generale della FlcCgil, Mimmo Pantaleo chiediamo alla Gelmini di ridare gli organici alle scuole e più posti per i precari sulla base di un vero piano triennale. È una vittoria per la scuola pubblica». Pronta e secca la replica del ministero dell'Istruzione. «Le dichiarazioni sostiene il dicastero secondo cui dovrebbero essere rivisti gli organici delle scuole sono prive di fondamento. Il Consiglio di Stato continua il ministero ha accolto tutti i decreti presentati dal Miur. Soltanto su uno, ha ritenuto che mancasse il parere della Conferenza Stato-Regioni, appunto su quello riguardante la definizione degli organici. Ma la questione sarà semplicemente superata appena sarà stato acquisito, come è in programma, il parere della Conferenza Stato-Regioni». I decreti interministeriali sugli organici erano, infatti, finiti sotto accusa proprio per la non corretta procedura di emanazione. Quali le possibili conseguenze a questo punto? Da un lato, le decisioni potrebbero riverberarsi sul giudizio (proposto per motivazioni simili) davanti al Tar del Lazio sul provvedimento per gli organici dell'anno scolastico 2011-2012. Dall'altro, sottolinea il legale della Flc-Cgil, Isetta Barsanti Mauceri, «è possibile che tutti coloro che non hanno avuto il posto negli anni scorsi facciano ricorso per rivendicarlo. Inoltre, si può pensare che alcuni dipendenti rimasti a casa possano chiedere i danni al giudice del lavoro». Un dato è, però, certo: il confronto giudiziario vivrà ancora moltipassaggi. J.M.D.