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Scuola, spunta il mini-concorso per assumere 4 mila prof di matematica a settembre

Anticipare il concorso ordinario all’estate, semplificandolo, ma non per tutti: solo per gli insegnanti di cui c’è più carenza nelle scuole. La soluzione potrebbe entrare nel Decreto sostegni

20/05/2021
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Corriere della sera

Anticipare il concorso ordinario per professori, ma solo per i 4 mila candidati alle materie Stem, cioè le materie scientifiche, quelle dove ci sono più cattedre scoperte. È la soluzione che potrebbe essere adottata nel Decreto Sostegni bis, atteso nelle prossime ore a Palazzo Chigi, come anticipa Il Sole 24 Ore e come confermano fonti del ministero dell’Economia. Con questa soluzione si coprirebbe una parte dei buchi prevista per settembre - si temono 200 mila supplenti - ma senza sanatorie o stabilizzazioni, che il premier Mario Draghi e il ministero delle Finanze non vedrebbero di buon occhio. Dietro questa ipotesi in realtà c’è un braccio di ferro sui precari che vede contrapposti due fronti: da una parte, appunto, Draghi e Palazzo Chigi, poco propensi ad allargare la platea degli insegnanti assumendo anche chi non ha mai partecipato ad un concorso, e dall’altra chi, come il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, sarebbe pronto a prenderne almeno ventimila, molti sul sostegno, con contratto di un anno e una prova finale propedeutica all’assunzione a tempo indeterminato. Un’ipotesi che Bianchi aveva già ventilato nelle vesti di consulente della ex ministra Lucia Azzolina: «Si può pensare a procedure di stabilizzazione temporanea riservate agli attuali precari - scriveva nel suo piano per la ripartenza delle scuole stilato a luglio scorso - cui far seguire percorsi formativi con prove finali selettive da definire con successive disposizioni». Ma come verrebbero selezionati i fortunati candidati all’assunzione? Semplicemente in base ai titoli di servizio, cioè ripescando dalle graduatorie quegli stessi precari che sono stati bocciati al concorso e che dunque entrerebbero in classe insieme ai loro compagni che il concorso lo hanno passato con la sola differenza che per loro l’assunzione sarebbe posticipata di un anno.Una soluzione che piacerebbe alla Lega, a parte del Pd, ma non al M5S.

Le cattedre scoperte

Il punto è che i numeri non tornano: all’inizio del prossimo anno scolastico ci saranno almeno 112 mila cattedre scoperte. Ventiseimila dovrebbero coprirle i vincitori del concorso straordinario che si è svolto tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, pur tra diversi stop & go dovuti all’epidemia e pur tra le diverse difficoltà. A questi si potrebbero aggiungere ventimila provenienti dalle graduatorie ad esaurimento e dalle altre graduatorie di merito. Sono ancora troppo pochi: di qui l’idea di semplificare i due concorsi ordinari che prevedevano l’assunzione di 46 mila professori e maestri, e che sono stati sbloccati dal neo ministro alla Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Ovvero, renderli più snelli, con una prova al pc e una prova orale da svolgere tra luglio e settembre, in modo da avere i vincitori pronti a salire in cattedra a settembre. Con una norma da inserire nel decreto sostegni bis, che conterrà anche un’estensione dei fondi alle scuole paritarie. «Se davvero l’intenzione è di assumere meno di 20 mila insegnanti a fronte di oltre 230 mila supplenze, non può trovarci d’accordo», commenta il senatore Mario Pittoni, responsabile del dipartimento scuola della Lega e vicepresidente della commissione Cultura al Senato.


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