Scuola, sindacati: “Lavorare per l’anno prossimo, rischio che non sia diverso da quello in corso”
Francesco Sinopoli, segretario Flc Cgil Scuola, sulla questione bocciature a fine anno e chiusura delle scuole a Fanpage.it: “Bocciare uno studente solo per lo scarso rendimento in Dad rischia di essere una scelta poco lungimirante, soprattutto laddove non sono mai partiti, o non hanno funzionato, i corsi di recupero obbligatori. Riaperture? Sì, ma con screening della popolazione scolastica, anche a campione, e con interventi sul protocollo per la sicurezza, che risale ormai ad agosto, quando il quadro epidemiologico italiano era completamente diverso”.
Fanpage.it
Ida Artiaco
"Bocciare uno studente solo per lo scarso rendimento in Dad rischia di essere una scelta poco lungimirante". Così Francesco Sinopoli, segretario Flc Cgil Scuola, ha commentato a Fanpage.it la notizia, confermata ieri dal Ministero dell'Istruzione, secondo cui alla fine di quest'anno scolastico ciascun consiglio di classe deciderà il destino degli studenti sulla base di quanto appreso nel corso dei mesi di lezione, sia in presenza sia a distanza, specificando che non ci sarà alcuna ordinanza da parte del ministro Patrizio Bianchi, così come era stato anticipato da alcuni organi di stampa. Secondo Sinopoli, la bocciatura "è una sconfitta dell'azione educativa e non uno strumento correttivo. Rischia di non essere la valutazione di un processo di crescita, ma una scelta estrema che va ben ponderata", soprattutto in "quegli istituti dove non sono mai partiti, o non hanno funzionato, i corsi di recupero obbligatori".
Sulla riapertura della scuole almeno fino alla prima media, dopo Pasqua ed anche nelle zone rosse, mentre la curva epidemiologica va verso la stabilizzazione, Sinopoli ha sottolineato che le "scelte di aprire e chiudere gli istituti sono state fatte senza dati specifici sulla scuola. Sappiamo al momento che c'è un aumento dell'incidenza di nuovi casi in determinate fasce d'età, tra cui quella della pre-adolescenza, per effetto delle varianti. Noi come sindacato abbiamo chiesto che venga fatto qualcosa di più per difendere l'universo scolastico. Qualche esempio? Prima di tutto, avere dati certi per scelte consapevoli. Servirebbe uno screening della popolazione scolastica tra docenti e ragazzi, il che richiede un investimento economico e logistico, o anche solo a campione. Ora non abbiamo nulla. Inoltre bisognerebbe intervenire anche sul protocollo per la sicurezza, che risale ormai ad agosto, quando il quadro epidemiologico italiano era completamente diverso, con un rafforzamento delle misure, lavorando anche in prospettiva per l'inizio del prossimo anno scolastico, che rischia di non essere molto diverso da quello in corso. Oltre al fatto che secondo me servirebbe fare scelte nazionali e non regionali su questioni specifiche che riguardano la scuola".
Tra le notizie sul mondo della scuola degli ultimi giorni sta facendo molto parlare il decreto ministeriale appena firmato sulla mobilità. I docenti potranno presentare domanda dal 29 marzo al 13 aprile e il personale ATA dal 29 marzo al 15 aprile. Rimane, tuttavia, il vincolo quinquennale: "Andava rimosso – ha commentato Sinopoli . Si tratta di una grande ingiustizia, che i sindacati hanno più volte denunciato e che andrebbe rimossa. Qualsiasi modifica che noi proporremo andrà comunque introdotta con un atto normativo successivo. Cerchiamo di individuare altre soluzione per permettere a questi lavoratori possano riavvicinarsi alle proprie famiglie".