Scuola, sciopero Cgil per venerdì 12
L'annuncio del sindacato di categoria: ferme scuola, università e ricerca. "La riforma Profumo vuole trasformare la scuola in azienda, l'anticamera della privatizzazione"
CORRADO ZUNINO
ROMA - Il prossimo sciopero certo è quello di venerdì 12: si fermano la scuola, l'università, la ricerca. La Cgil scuola (Flc) lo ha annunciato dalla sede di Roma, a Trastevere, duecento metri dal ministero dell'Istruzione. Saranno sessanta le città italiane coinvolte e gli studenti italiani sono invitati a fianco del sindacato: "Crediamo e vogliamo che venerdì le proteste siano pacifiche, la non violenza dovrà essere un tratto dei nostri cortei", dice Mimmo Pantaleo, segretario della Flc, chiedendo che gli sfondamenti anti-polizia visti nelle marce del 5 ottobre "siano evitati".
La Cgil è convinta che con la spending review 2, prossima all'approvazione in Consiglio dei ministri, arriveranno altri 200 milioni di tagli. Nonostante le assicurazioni del ministro Francesco Profumo, gli scatti d'anzianità restano congelati e i docenti vedranno elevare il loro orario di lavoro a reddito invariato. Pantaleo ha attaccato il ministro Profumo: "Le sue politiche vogliono trasformare la scuola in un'azienda e questa è l'anticamera della privatizzazione".
Quindi il segretario Flc ha illustrato un aspetto "di cattiva civiltà" dei provvedimenti di governo, ovvero il trasferimento forzoso dei docenti non idonei (con malattie serie certificate) dalle biblioteche scolastiche alle segreterie. "Molti di questi non sono preparati, non conoscono in profondità il vocabolario telematico".
La Cgil attacca anche il concorsone
che partirà a dicembre: "Ha tagliato fuori generazioni di giovani. Chi ha pagato tremila euro per fare i tirocini formativi non può partecipare a questo concorso né entrare in graduatoria, un'ingiustizia incomprensibile". Nei confronti del concorsone fortemente voluto dal ministro Profumo il sindacato è pronto a fare ricorsi per quattro categorie di esclusi. Pantaleo è convinto, tra l'altro, che la sessione concorsuale di primavera non si farà: "Non ci sono posti liberi". Chiede, quindi, che il dimensionamento scolastico - gli istituti accorpati e i tagli di presidenze, segreterie e amministrazioni - sia rivisto: "Sta creando nuovi disagi, ha privato 1158 scuole di dirigente scolastico".
Dopo lo sciopero di venerdì la Cgil apre una fase di mobilitazione, che continuerà il 19 (show in piazza con la Dandini e Vergassola) e il 20 ottobre.