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Scuola, pronti allo sciopero contro il blocco stipendi

Siamo pronti a tutte le iniziative di mobilitazione fino allo sciopero generale dichiara il segretario generale della Flc Cgil Mimmo Pantaleo

10/08/2013
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l'Unità

Mondo della scuola, dei medici e delle forze dell’ordine in subbuglio per il blocco degli stipendi e degli scatti di anzianità. La decisione del Consiglio dei ministri di giovedì di estendere a tutto il 2014 il blocco della contrattazione salariale per l’intero settore pubblico provoca la reazione dei sindacati della scuola e dei medici che minacciano «un autunno caldissimo». Una scelta ritenuta «inaccettabile» sul piano del merito e della procedura tanto da Cgil-Cisl-Uil, quanto da Gilda, Cobas, Cub, Usb. «Siamo pronti a tutte le iniziative di mobilitazione fino allo sciopero generale dichiara il segretario generale della Flc Cgil Mimmo Pantaleo . Il modo autoritario con il quale è stato deciso l’ulteriore taglio dei salari dimostra che non s’intende discutere seriamente e responsabilmente con le organizzazioni sindacali. Non siamo disponibili a discutere della parte normativa del contratto senza affrontare anche la parte economica fa notare Pantaleo . È un metodo inaccettabile. I contratti sono bloccati dal 2009 e fermano anche gli scatti d’anzianità: la situazione è disastrosa. Non possono pagare sempre dipendenti pubblici e professori».

«Se il governo non provvederà tempestivamente ad affrontare e risolvere le questioni atto afferma Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola è molto difficile immaginare un avvio di anno scolastico privo di tensioni». «Insieme agli altri sindacati, promuoveremo una azione di mobilitazione che per rispetto a famiglie e studenti non riguarderà il primo giorno di scuola, per far cambiare idea al governo annuncia il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna . Ci attendiamo una convocazione per discutere e trovare le soluzioni». Sulla stessa linea anche le forze dell’ordine. Il Cocer chiede al ministro della Difesa Mario Mauro aprire subito «un tavolo negoziale di confronto con il governo». La proroga del blocco degli stipendi per il Consiglio centrale di rappresentanza è «la reiterazione di una grave ingiustizia nei confronti di tutto il personale con le stellette nonchè il definitivo colpo di grazia all’intero comparto, dopo quelli già inferti dai precedenti governi Berlusconi e Monti». Il tavolo di confronto, spiega il Cocer, serve a ottenere «in ossequio alla indiscussa specificità» del personale del comparto, un’esclusione dello stesso dal provvedimento perlomeno per gli aspetti connessi alle promozioni e agli istituti a esse riconducibili con particolare riferimento alle categorie meno abbienti». Sul piede di guerra anche i medici. «Incurante dello sciopero dei medici del 22 luglio scorso, il governo ha confermato il blocco delle retribuzioni per il 2014, afferma il segretario nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise, che annuncia «In autunno ulteriori iniziative di protesta, non esclusi nuovi scioperi».

STATALI PIÙ CAUTI Situazione diversa per gli statali. Per loro il blocco degli stipendi a tutto il 2013 era dato per scontato. Ed anzi i sindacati hanno strappato la ripresa della contrattazione per quanto riguarda la parte normativa. Un tavolo che permetterà di concordare una riforma complessiva della Pubblica amministrazione e di affrontare in modo concertato la tagliola della spending review voluta dal governo Monti che prevede come ogni ufficio pubblico debba ridurre la propria pianta organica del 10 per cento.


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