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SCUOLA: PIU' ALUNNI GRAZIE A IMMIGRATI, IN CALO I DOCENTI

SCUOLA: PIU' ALUNNI GRAZIE A IMMIGRATI, IN CALO I DOCENTI (AGI) - Roma, 10 ago. - Sono oltre 49 mila in piu' (+ 0,65%)rispetto allo scorso anno gli studenti italiani, mentre il numero degli insegnant...

11/08/2004
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SCUOLA: PIU' ALUNNI GRAZIE A IMMIGRATI, IN CALO I DOCENTI
(AGI) - Roma, 10 ago. - Sono oltre 49 mila in piu' (+ 0,65%)rispetto allo scorso anno gli studenti italiani, mentre il numero degli insegnanti risulta diminuito di circa 12 mila unita'. E' quanto emerge dal dossier sulla scuola statale redatto dal ministero dell'Istruzione per l'anno scolastico 2003/2004. Gli alunni di tutte le scuole pubbliche del Paese sono 7.669.505: il loro aumento, in valore assoluto, corrisponde al complessivo incremento di studenti di nazionalita' non italiana, registrato nello stesso periodo. Anche lo scorso anno, quando la popolazione scolastica aveva toccato i 7.620.227 alunni (con un incremento rispetto al 2001/2002 dello 0,16%) si era registrato un aumento di circa 50 mila studenti non italiani. Se questi ultimi non fossero considerati nelle stime, la popolazione scolastica nazionale tenderebbe a rimanere stabile. Il settore in cui si registra una crescita delle iscrizioni e' la scuola dell'infanzia, dove nel 2003/2004 risultano esserci 11 mila bambini in piu' rispetto all'anno precedente. Entro un biennio questo settore potrebbe raggiungere il milione di iscritti, soprattutto se andra' a regime la norma, contenuta nelle legge di riforma, che prevede l'ammissione anticipata a due anni e mezzo. Inversione di tendenza nelle iscrizioni alla scuola primaria, dove, a fronte del costante calo medio di 15 mila unita' ogni anno dal 1998/99, nel 2003/2004 si e' toccata quota 2.523.240 studenti, 8.021 in piu' rispetto al 2002/2003. Questa crescita, tuttavia, e' gia' riferibile all'attuazione della nuova norma sugli anticipi scolastici, che ha ammesso alle elementari circa 25 mila bambini che hanno compiuto i sei anni entro il 28 febbraio. In crescita anche gli alunni delle scuole medie (1.708.599 in totale, 7.150 in piu' dello scorso anno) e delle superiori (2.465.416 iscritti): in quest'ultimo caso, bisogna considerare l'effetto dell'innalzamento dell'obbligo scolastico introdotto nel 1999/2000. Rispetto al 2002/2003, l'aumento e' stato di quasi 23 mila unita', mentre l'anno precedente era stato di quasi 21 mila alunni in piu'. Per quanto riguarda i docenti, invece, il calo e' evidente: in totale (tra insegnanti di ruolo e assunti a tempo determinato), in quest'anno appena trascorso, sono stati 817.850, 12 mila in meno del 2002/2003. Il decremento ha riguardato i docenti di ruolo, mentre il numero di quelli con incarico a termine e' aumentato per coprire i posti vacanti, in attesa del nuovo reclutamento di personale a tempo indeterminato. I docenti con contratto annuale sono passati dai 26.514 del 2002/2003 ai 32.936 di quest'anno, mentre quelli reclutati fino al termine delle attivita' didattiche sono rimasti invariati. Il rapporto tra docenti di ruolo e assunti a termine e' attualmente di 86 a 14. Oggi, inoltre, si registra una quasi identica quantita' di docenti nel settore della primaria (266.519 pari al 32,59%) e in quello della secondaria di secondo grado (268.242 pari al 32,8%). Prima dell'introduzione dell'obbligo scolastico, il rapporto era ben diverso, con 263.910 insegnanti elementari (32,39%) e 249.866 docenti di licei e istituti tecnici (30,75%). La scuola dell'infanzia, con 87.826 maestri, impiega il 10,74% del corpo insegnanti, mentre nella secondaria di primo grado ci sono 195.263 docenti (23,88% del totale). In diminuzione anche i dirigenti scolastici (meno 650 unita'), che oggi risultano essere 8.062, cosi' come il personale tecnico-amministrativo: questi ultimi, in particolare, sono stati 253.213 nell'ultimo anno scolastico, contro i 257.246 del 2002/2003. (AGI) -
(AGI) - Roma, 10 ago. - Sono oltre 49 mila in piu' (+ 0,65%)rispetto allo scorso anno gli studenti italiani, mentre il numero degli insegnanti risulta diminuito di circa 12 mila unita'. E' quanto emerge dal dossier sulla scuola statale redatto dal ministero dell'Istruzione per l'anno scolastico 2003/2004. Gli alunni di tutte le scuole pubbliche del Paese sono 7.669.505: il loro aumento, in valore assoluto, corrisponde al complessivo incremento di studenti di nazionalita' non italiana, registrato nello stesso periodo. Anche lo scorso anno, quando la popolazione scolastica aveva toccato i 7.620.227 alunni (con un incremento rispetto al 2001/2002 dello 0,16%) si era registrato un aumento di circa 50 mila studenti non italiani. Se questi ultimi non fossero considerati nelle stime, la popolazione scolastica nazionale tenderebbe a rimanere stabile. Il settore in cui si registra una crescita delle iscrizioni e' la scuola dell'infanzia, dove nel 2003/2004 risultano esserci 11 mila bambini in piu' rispetto all'anno precedente. Entro un biennio questo settore potrebbe raggiungere il milione di iscritti, soprattutto se andra' a regime la norma, contenuta nelle legge di riforma, che prevede l'ammissione anticipata a due anni e mezzo. Inversione di tendenza nelle iscrizioni alla scuola primaria, dove, a fronte del costante calo medio di 15 mila unita' ogni anno dal 1998/99, nel 2003/2004 si e' toccata quota 2.523.240 studenti, 8.021 in piu' rispetto al 2002/2003. Questa crescita, tuttavia, e' gia' riferibile all'attuazione della nuova norma sugli anticipi scolastici, che ha ammesso alle elementari circa 25 mila bambini che hanno compiuto i sei anni entro il 28 febbraio. In crescita anche gli alunni delle scuole medie (1.708.599 in totale, 7.150 in piu' dello scorso anno) e delle superiori (2.465.416 iscritti): in quest'ultimo caso, bisogna considerare l'effetto dell'innalzamento dell'obbligo scolastico introdotto nel 1999/2000. Rispetto al 2002/2003, l'aumento e' stato di quasi 23 mila unita', mentre l'anno precedente era stato di quasi 21 mila alunni in piu'. Per quanto riguarda i docenti, invece, il calo e' evidente: in totale (tra insegnanti di ruolo e assunti a tempo determinato), in quest'anno appena trascorso, sono stati 817.850, 12 mila in meno del 2002/2003. Il decremento ha riguardato i docenti di ruolo, mentre il numero di quelli con incarico a termine e' aumentato per coprire i posti vacanti, in attesa del nuovo reclutamento di personale a tempo indeterminato. I docenti con contratto annuale sono passati dai 26.514 del 2002/2003 ai 32.936 di quest'anno, mentre quelli reclutati fino al termine delle attivita' didattiche sono rimasti invariati. Il rapporto tra docenti di ruolo e assunti a termine e' attualmente di 86 a 14. Oggi, inoltre, si registra una quasi identica quantita' di docenti nel settore della primaria (266.519 pari al 32,59%) e in quello della secondaria di secondo grado (268.242 pari al 32,8%). Prima dell'introduzione dell'obbligo scolastico, il rapporto era ben diverso, con 263.910 insegnanti elementari (32,39%) e 249.866 docenti di licei e istituti tecnici (30,75%). La scuola dell'infanzia, con 87.826 maestri, impiega il 10,74% del corpo insegnanti, mentre nella secondaria di primo grado ci sono 195.263 docenti (23,88% del totale). In diminuzione anche i dirigenti scolastici (meno 650 unita'), che oggi risultano essere 8.062, cosi' come il personale tecnico-amministrativo: questi ultimi, in particolare, sono stati 253.213 nell'ultimo anno scolastico, contro i 257.246 del 2002/2003. (AGI) -


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