“Da anni l’istruzione tecnica professionale in Italia versa in condizioni disastrose” – dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti - “le numerose riforme della scuola hanno contribuito a rendere queste scuole percorsi formativi di serie b, caratterizzati da bassa formazione e scarse competenze tecniche.”
“Chiediamo un inversione netta di rotta” – continua Giacomo Zolezzi, responsabile nazionale della campagna - “il ddl Buona Scuola in discussione ora al parlamento e i decreti attuativi del Jobs Act non fanno che peggiorare la situazione consentendo agli studenti di assolvere l’obbligo scolastico lavorando con un contratto di apprendistato, eliminando peraltro le tutele previste dalla carta dei diritti, e asservendo sempre maggiormente le nostre scuole ai bisogni delle imprese.”
“Pertanto abbiamo avviato la campagna mettiamoci al lavoro poiché riteniamo che sia necessario ripensare totalmente l’Istruzione tecnica professionale in Italia partendo da un maggior coinvolgimento degli studenti nella scelta delle aziende in cui si svolgono le esperienze di alternanza scuola lavoro, fornendo reali tutele e diritti agli studenti per mezzo di uno statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza scuola lavoro. E’ inoltre necessario avviare un piano straordinario per la messa a norma dei laboratori in modo tale da renderli agibili e sicuri per gli studenti”, conclude Zolezzi.