Scuola, misure tardive e non risolutive
Duro il giudizio della Flc Cgil sui contenuti del Dpcm del 18 ottobre 2020 relativi all'istruzione: non si affrontano le criticità maggiori che riguardano il sistema dei trasporti. Serve anche un maggior coordinamento con le autorità sanitarie. I sindacati chiedono un incontro urgente con la ministra Azzolina
Stefano Iucci
Le nuove disposizioni sulla scuola contenute nel Dpcm del 18 ottobre 2020 sono "tardive" e non risolutive. È molto duro il commento della Flc Cgil – nel giorno in cui in tutta Italia sono programmati i presìdi di Priorità alla scuola – sulle novità in materia di istruzione annunciate ieri dal primo ministro Giuseppe Conte. Poche ma significative: i servizi educativi per l’infanzia e le scuole del primo ciclo continueranno a svolgere attività in presenza. Nelle scuole secondarie di II grado verranno adottate modalità organizzative flessibili, implementando il ricorso alla didattica digitale integrata e prevedendo fasce orarie differenziate per l’ingresso degli alunni che, comunque, non potrà essere prima delle 9. Potranno anche essere previsti turni di attività pomeridiana. Diversamente da quanto già previsto, le elezioni degli organi collegiali potranno avvenire con modalità a distanza, nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione. I provvedimenti relativi al settore scolastico si applicano a partire dal 21 ottobre e sono efficaci fino al 13 novembre 2020.
"Ancora una volta – commenta la Flc in una nota – si prospettano soluzioni che impattano sull’organizzazione interna delle istituzioni scolastiche, senza affrontare problemi che, pur connessi al funzionamento scolastico, ne sono esterni. In particolare occorre affrontare il tema dei trasporti, implementando i mezzi e la frequenza delle corse, per evitare gli assembramenti durante le attese e negli spostamenti. Sarebbe necessario, inoltre, un maggiore e più efficace coordinamento con l’autorità sanitaria, soprattutto nelle zone del Paese dove si registrano ritardi nel tracciamento dei contagi e nell’effettuazione dei test diagnostici".
Per questi motivi i sindacati chiedono un incontro urgente con la ministra Azzolina sulle misure per il contrasto e il contenimento di Covid-19 e dell’intensificarsi dell’emergenza pandemica. I sindacati, si legge in una lettera firmata dalla vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, dai segretari confederali di Cisl e Uil Angelo Colombini e Ivana Veronese. dai i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi e Pino Turi, chiedono anche di discutere sugli "interventi sul sistema di istruzione contenuti nel disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021- 2023 approvati nel Consiglio dei ministri del 17 ottobre scorso”.