Scuola, manifestazione a Roma il 30 novembre
Documento delle principali sigle sindacali: manifestazione per chiedere modifiche alla legge di stabilità.
Le principali sigle sindacali della scuola (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda e Snals-Confsal) hanno approvato un documento, nel corso di un'assemblea che si è tenuta a Roma, che indice una manifestazione nella capitale il 30 novembre per chiedere delle modifiche alla legge di stabilità per quanto riguarda il settore scuola.
«Questo è solo il primo passo», ha detto il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo, «con questa manifestazione chiediamo modifiche alla legge di stabilità partendo da richieste precise: il rinnovo del contratto, il pagamento degli scatti di anzianità dal 2012, un piano di investimenti per la scuola pubblica e un piano pluriennale per la stabilizzazione dei precari. Le risposte che abbiamo avuto finora su questi punti sono state del tutto insufficienti».
«Oggi partiamo con una grande mobilitazione nazionale - ha affermato Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola - cui seguirà la manifestazione del 30 novembre ma se non ci saranno risposte ci saranno altre mobilitazioni e iniziative perchè quando c'è di mezzo la dignità delle persone il sindacato non deve fare nessun passo indietro».
Rivolgendosi ai rappresentanti sindacali, Scrima ha poi annunciato che «tutti insieme chiederemo un incontro urgente al ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, perchè lei deve affrontare i problemi della scuola con i suoi protagonisti». «Di fatto - ha concluso Scrima - il nostro contratto è bloccato dal 2008 perchè l'allora presidente del Consiglio Romano Prodi non volle aumentare nemmeno di un euro le retribuzioni. Se il governo vuole trovare le risorse può farlo con una lotta all'evasione fiscale seria e tagliando gli sprechi derivanti per esempio dal pagamento degli stipendi dei dirigenti, che sono veramente troppi».
«Il governo deve aprire un negoziato con noi - ha infine sottolineato Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola - per la restituzione dei 300 milioni di scatti del 2013 che sono stati prelevati con un decreto per risparmiare sulla spesa pubblica. Con l'esecutivo dobbiamo inoltre discutere di un piano di investimenti per la scuola perchè per il momento a parole si presta attenzione nei confronti della scuola ma poi, nei fatti, non è così».